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Fifa 20 accusato di essere gioco d'azzardo: cosa cambia

Due avvocati francesi hanno denunciato Electronic Arts accusandola di aver creato un videogame che incita a scommettere soldi, come in un casinò

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fifa 20 Fonte foto: rafapress / Shutterstock.com

Spendereste 600 euro in pacchetti FIFA 20 FUT, per avere in cambio un team in cui il miglior giocatore è Kostas Manolas del Napoli (che, nel calcio giocato reale, quest’anno sta a due gol in 19 partite)? Di sicuro no, potendo scegliere ad uno ad uno i giocatori inseriti nei pacchetti. Ma poiché non è possibile sceglierli, allora FIFA FUT non è un gioco di calcio ma un gioco d’azzardo.

È il ragionamento fatto da due avvocati francesi, Karim Morand-Lahouazi e Victor Zagury, che hanno denunciato EA Sports proprio perché un loro cliente ha speso 600 euro in cinque mesi senza mai ritrovarsi in squadra un campione. E, considerando il fatto che moltissimi utenti di Fifa Ultimate Team sono solo ragazzini, l’accusa risulta ancor più grave. Ed è ancora più grave il fatto che il gioco non preveda un meccanismo efficace di “Parental Control” sugli acquisti in game. Nel caso specifico, però, la persona che si è rivolta ai due avvocati non è un minorenne ma un uomo di 32 anni che però afferma di essere diventato dipendente dal meccanismo della scommessa insito in FUT: “Diventi dipendente velocemente: ogni volta che compro un pacchetto mi dico sempre che è l’ultima volta, ma poi lo faccio di nuovo. E ti senti così frustrato dal fatto che non ottieni giocatori buoni che poi lo fai di nuovo e ancora di nuovo“.

Il business degli acquisti in game

Quello dei videogiochi è un business che ha cambiato completamente faccia negli ultimi anni. Se un tempo chi li sviluppava ci guadagnava una volta sola, vendendo un tot di copie, adesso invece i guadagni sono continui grazie al meccanismo delle espansioni e soprattutto degli acquisti in game. Il caso FIFA è emblematico e, infatti, è da tempo al centro delle polemiche: il fatto di dover spendere moltissimi soldi per avere una squadra che sia competitiva nei campionati online, infatti, ha fatto guadagnare a EA molti soldi ma anche l’accusa che il gioco sia un “Pay per Win“. Chi non paga non vince, insomma. Fatto sta che, nel solo ultimo trimestre 2019, EA ha incassato 993 milioni di dollari dai servizi aggiuntivi a pagamento connessi ai suoi giochi e, in tutto il 2019, ha incassato 2,8 miliardi di dollari dalle microtransazioni.

Gaming Vs Gambling

Ma l’accusa dei due avvocati parigini è ben più grave di quelle mosse fino ad ora a FIFA 20. Non si tratta più di accusare FUT di essere un gioco Pay per Win ma di essere un vero e proprio gioco d’azzardo. Non più gaming, quindi, ma gambling (scommesse in italiano) a tutti gli effetti. E, in Francia come in molti altri Paesi d’Europa e del mondo, il gioco d’azzardo è strettamente regolamentato (e tassato). “Riteniamo che un gioco d’azzardo sia stato inserito all’interno di questo videogioco perché l’acquisto di pacchetti non è altro che una scommessa – affermano i due avvocati – È la logica del casinò che entra nelle nostre case“.