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SCIENZA

Nel frattempo, è successo qualcosa alla Terra

Grazie ai dati raccolti tramite il progetto GRACE è stato possibile capire come l'estrazione di acqua stia influenzando i poli terrestri

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Chiara, fresca e dolce. Francesco Petrarca ha utilizzato questi aggettivi per descrivere l’acqua nel suo celebre “Canzoniere”, ma in realtà oggi si potrebbero utilizzare anche termini negativi visto quello che hanno scoperto gli scienziati. Tutta colpa delle estrazioni sotterranee che hanno finito per incidere sul pianeta in maniera fin troppo evidente.

Che cosa sta accadendo alla Terra di preciso? La scoperta è stata effettuata dagli esperti che hanno approfondito le informazioni raccolte tramite la missione meglio nota come GRACE. L’acronimo sta a indicare il Gravity Recover and Climate Experiment, vale a dire il progetto per il recupero della gravità e l’esperimento sul clima.

Il ruolo dell’acqua e soprattutto del ghiaccio

In poche parole, questo stesso progetto è stato curato congiuntamente dagli Stati Uniti e dalla Germania per calcolare in maniera precisa come il movimento delle masse d’acqua riesca a influenzare il campo gravitazionale della Terra. Ebbene, gli esperti si sono accorti che le estrazioni sotterranee hanno contribuito a spostare i poli del nostro pianeta di ben 80 centimetri nel corso di 17 anni. Non è una misura da sottovalutare, anzi si è anche capito come si sia ampliata di anno in anno. La responsabilità sarebbe del ghiaccio, un po’ come avevano ipotizzato di recente altri ricercatori sempre sul medesimo argomento.

Il movimento dell’acqua che ha spostato i poli terrestri si deve alla fusione del ghiaccio polare, ma non solo. Gli esperti non sottovalutano il ruolo svolto dal livello del mare che è sempre più alto. Che cosa c’entrano esattamente le estrazioni? Ogni volta che si raccoglie l’elemento idrico da sotto il suolo, l’impiego tradizionale è quello agricolo, ma anche altre industrie ne fanno buon uso. Una buona quantità di quest’acqua finisce invece per evaporare oppure per disperdersi nell’oceano. L’intero processo appena descritto ha aggiunto 6 millimetri complessivi al livello del mare nei 17 anni citati in precedenza. L’arco temporale preso a riferimento è quello compreso tra il 1993 e il 2010.

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Da dove proviene gran parte dell’acqua

Gli scienziati che hanno esaminato la questione hanno cercato di capire in che modo si sarebbero spostati i poli terrestri in confronto ai continenti, prendendo spunto esclusivamente dallo scioglimento dei ghiacciai. Visto che con queste variabili non ci sono stati riscontri concreti, si è optato per l’aggiunta dell’estrazione sotterranea di acqua e i risultati finali sono stati molto più corrispondenti a quelli reali. La maggior parte della risorsa proviene dagli Stati Uniti, in particolare la zona Ovest, e dall’India settentrionale (le latitudini sono praticamente identiche). Il progetto GRACE è così tornato di stretta attualità a sei anni dalla sua conclusione.

Il lancio ufficiale risale al 2002, quando si decise di sfruttare due satelliti, ribattezzati per l’occasione Grace-1 e Grace-2. Tra i compiti principali della missione, terminata in via ufficiale il 27 ottobre del 2017, c’è stata la misurazione dei cambiamenti registrati dagli oceani, utili per controllare le derive tettoniche dei vari continenti. Tra l’altro, GRACE ha permesso di accertare persino altre circostanze particolari. I dati del progetto, infatti, sono serviti per stimare con cura lo spostamento della crosta terrestre in seguito al terribile tsunami che si è sviluppato nel 2004 nell’Oceano Indiano.

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