Allarme disastro climatico dopo il gennaio più caldo di sempre: cosa succederà ora?
Abbiamo appena vissuto il gennaio più caldo di tutti i tempi, e ora preoccupa l'allarme lanciato dagli scienziati: che cosa dovremo affrontare nei prossimi anni?
Il 2023 è stato, secondo gli esperti, un anno da record: l’estate rovente e pressoché infinita ha consentito di registrare temperature incredibili in ogni angolo di mondo. Ma la situazione non sembra essere affatto migliorata, visto che abbiamo appena vissuto il gennaio più caldo di sempre. Ora gli scienziati lanciano l’allarme: il disastro climatico sembra davvero dietro l’angolo. Che cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro?
L’allarme degli scienziati
A parte qualche eccezionale ondata di gelo (come quella che ha colpito l’Italia ad inizio anno), l’inverno 2024 sembra già voler stabilire un nuovo record: il mese di gennaio è stato il più caldo di tutti i tempi, con temperature ben più adatte alla primavera – e in alcuni casi persino all’estate. Per gli scienziati, ciò che è più preoccupante è la presenza di un calore intenso e prolungato sulla superficie degli oceani, che sta sconvolgendo il clima. Tutto ciò è principalmente il risultato delle emissioni di carbonio prodotte dall’uomo, un fattore amplificato da elementi naturali come El Niño, che è iniziato qualche mese fa e probabilmente durerà almeno fino alla primavera.
Il cambiamento climatico torna dunque ad allarmare e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Da inizio anno, sono già stati numerosi gli eventi estremi che si sono abbattuti in ogni parte del mondo, provocando danni e, purtroppo, spesso anche molte vittime. In Cile, una lunga crisi dovuta alla siccità è recentemente sfociata in devastanti incendi boschivi, mentre proprio negli scorsi giorni la California meridionale è stata colpita da un fiume atmosferico di violenza tale da non essere mai stata registrata in passato. Il mondo, affermano gli esperti, non è preparato per i disastri climatici che si stanno abbattendo con crescente frequenza.
Le prospettive future
Cosa dobbiamo aspettarci? Le prospettive non sono certo rosee: secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), il 2024 ha una possibilità su tre di essere ancora più caldo rispetto all’anno scorso, quando si è già battuto il record di temperature. E più farà caldo, maggiore sarà il rischio di incendi, alluvioni e inondazioni. “Alimentata da condizioni meteorologiche e climatiche estreme, la frequenza dei disastri legati al clima è aumentata drammaticamente negli ultimi anni. In alcune regioni del mondo stiamo affrontando cataclismi per i quali non siamo preparati, ed è improbabile che saremo in grado di adattarci completamente ad essi” – ha affermato Raul Cordero, professore presso l’Università di Groningen e l’Università di Santiago.
Per gli scienziati, potremmo ancora invertire la rotta e ridurre le conseguenze del riscaldamento globale solamente abbattendo rapidamente le emissioni di gas serra, ma l’attuale velocità con cui queste ultime invece aumentano non lascia presagire nulla di buono. La principale preoccupazione è ciò che sta accadendo agli oceani, che ricoprono il 71% del nostro pianeta e assorbono la maggior parte del calore in eccesso. Le temperature della loro superficie erano già fuori scala lo scorso anno, con implicazioni devastanti per la regolazione atmosferica.
Il 2024, d’altra parte, si è aperto con un caldo eccezionale e numerosi eventi estremi. Ci sono buone probabilità, secondo le previsioni del Barcelona Supercomputing Center, che le temperature globali superino per la prima volta l’aumento di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. “L’anno scorso ha battuto così tanti record che sono state avanzate una serie di nuove ipotesi, inclusa l’alba di una nuova fase nel tasso di riscaldamento globale” – ha dichiarato Francesca Guglielmo, scienziata senior del servizio di monitoraggio satellitare Copernicus dell’Unione Europea.