Libero
SCIENZA

Un asteroide ha mancato di poco la Terra e nessuno sapeva che sarebbe arrivato

Gli astronomi hanno saputo della sua esistenza poche ore dopo il passaggio ravvicinato con il nostro pianeta. L’oggetto aveva le dimensioni più o meno di un frigorifero.

Pubblicato:

Asteroide sfiora la Terra e nessuno sapeva che sarebbe arrivato Fonte foto: 123rf

Verso la fine di ottobre 2021 un asteroide delle dimensioni più o meno di un frigorifero è passato vicino alla Terra. La curiosità è però che gli astronomi hanno saputo della sua esistenza solo poche ore dopo la sua scomparsa. Si è trattato, da una prospettiva cosmica, di una chiamata ravvicinata. La traiettoria della roccia spaziale ha spinto l’oggetto verso l’Antartide a circa 3mila chilometri dal nostro pianeta, ossia più vicino di alcuni satelliti. Secondo il sito CNET sarebbe stato il terzo asteroide a essersi avvicinato maggiormente al globo terrestre senza colpirlo.

L’asteroide che si è avvicinato alla Terra

Gli scienziati non si sarebbero accorti dell’asteroide, che è poi stato soprannominato Asteroid 2021 UA1, perché si sarebbe avvicinato al lato diurno della Terra dalla direzione del Sole. La roccia spaziale, piuttosto piccola, sarebbe così sfuggita alle rilevazioni fino a circa 4 ore dopo essere passata nel punto più vicino al nostro pianeta. In ogni caso, con un diametro di soli 2 metri, UA1 era troppo piccolo per rappresentare una minaccia. Anche se avesse colpito la Terra, la maggior parte del suo corpo roccioso si sarebbe disintegrato nell’atmosfera prima che potesse colpire il suolo.

Come vengono tracciati gli asteroidi vicini alla Terra

Comete e asteroidi che orbitano vicino alla Terra, avvicinandosi al globo entro 1,3 unità astronomiche (194,5 milioni di chilometri) sono noti come NEO, oggetti vicini alla Terra. La Nasa utilizza telescopi sia a terra che nello spazio per trovare e monitorare i NEO; per tracciare le loro orbite e identificare la loro dimensione, forma e composizione; e per individuare oggetti potenzialmente pericolosi, gestendo questi sforzi attraverso l’ufficio di coordinamento della difesa planetaria dell’agenzia.

Per la Nasa, affinché un oggetto sia considerato pericoloso, deve misurare almeno 460 piedi (140 m) di diametro. La Nasa sta anche studiando tecnologie difensive per proteggere la Terra da possibili collisioni con rocce spaziali più grandi, attraverso la deflessione. Per esempio, il Double Asteroid Redirection Test (DART), il cui lancio è avvenuto il 24 novembre, sta proprio testando un metodo per deviare gli asteroidi colpendoli con astronavi telecomandate ad alta velocità.

Tra i NEO che vengono costantemente monitorati c’è, invece, l’asteroide 4660 Nereus che nei prossimi anni si avvicinerà ben 12 volte alla Terra. Le sue dimensioni sono simili al più famoso Bennu, che si dovrebbe avvicinare al nostro pianeta nel 2135.

Stefania Bernardini