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L'asteroide di San Valentino è davvero "potenzialmente pericoloso" come dicono?

Nel giorno di San Valentino passa a distanza ravvicinata dalla Terra un asteroide delle dimensioni di due campi da calcio: cosa sappiamo.

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San Valentino, giorno degli innamorati ma anche di eventi spaziali. Al di là delle usanze legate a regali e cioccolatini, per gli appassionati di astronomia il 14 febbraio è un’occasione ghiotta per seguire i risvolti dell’arrivo di un asteroide, di passaggio vicino al nostro Pianeta a una distanza piuttosto ravvicinata. Che sia pericoloso per la nostra incolumità? La risposta promette bene.

Cosa sappiamo sull’asteroide di San Valentino

Scoperto il 30 gennaio 2024 dal Catalina Sky Survey in Arizona, l’asteroide designato come 2024 BR4 ha catturato l’attenzione del pubblico grazie al suo avvicinamento al nostro pianeta, la Terra, il 14 febbraio 2024 a una velocità di 9,86 chilometri al secondo. Non a caso è stato ribattezzato asteroide di San Valentino, data la peculiarità della giornata.

A un’analisi più approfondita gli astronomi hanno stabilito che ha un diametro stimato di 130-300 metri, in pratica la dimensione di due campi da calcio posti uno accanto all’altro. L’asteroide 2024 BR4 fa parte di un gruppo di asteroidi chiamati Apollo, che in generale hanno orbite più grandi di quella della Terra e si intersecano, appunto, con l’orbita terrestre.

Dell’asteroide di San Valentino abbiamo a disposizione un’unica immagine, scattata in remoto con un’unità robotica Celestron C14+Paramount ME+SBIG ST8-XME, parte del Virtual Telescope Project di Manciano con un’esposizione di 120 secondi. Il telescopio ha seguito l’asteroide che si muove lentamente, motivo per cui le stelle sullo sfondo sembrano un punto luminoso nitido, mentre l’asteroide stesso appare come un punto bianco.

L’asteroide di San Valentino è pericoloso per la Terra?

Quel che in molti si sono chiesti alla notizia di questo incontro ravvicinato tra la Terra e l’asteroide di San Valentino è se questo possa essere pericoloso per il nostro pianeta. Fortunatamente no, non è così.

L’asteroide 2024 BR4 si muove in sicurezza attorno alla Terra a una distanza di circa 4,6 milioni di chilometri, circa 12 volte la distanza tra il nostro pianeta e la Luna. Per tale ragione non rappresenta una minaccia, esattamente come calcolato dalla NASA per gli oltre 33.000 oggetti vicini alla Terra, altrettanto vicini ma non pericolosi, almeno nell’immediato.

Minime ma non impossibili, invece, le possibilità di un altro impatto che – coincidenza – potrebbe essere possibile sempre nel giorno di San Valentino ma nel 2046. Secondo i dati elaborati dal Planetary Defense Coordination Office della NASA nel febbraio dello scorso anno, un altro asteroide delle dimensioni di una piscina olimpica chiamato 2023 DW potrebbe colpire il nostro pianeta tra 23 anni. Avvistato per la prima volta nello Spazio lo scorso 2 febbraio 2023, si muove a circa 25 chilometri al secondo a una distanza di oltre 18 milioni di chilometri dalla Terra. Secondo il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena le possibilità che di colpire il nostro pianeta sono molto basse ma comunque possibili (1 su 560).

Questo e altri oggetti sono considerati più “a rischio” in quanto a potenziali impatti, ma gli astronomi sono piuttosto ottimisti in merito. Anche un altro enorme asteroide, chiamato 2007 FT3 e osservato per la prima volta 17 anni fa (per poi scomparire dai radar), aveva destato qualche preoccupazione ma la NASA ha assicurato al mondo che non entrerà in collisione con il nostro pianeta.

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