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Buone notizie per iPhone e iPad: che succede dal 2024

Un report di Mark Gurman anticipa l'arrivo del sideloading delle app su iPhone e iPad già nel corso del primo semestre del 2024

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iPhone 14 Pro Fonte foto: Kaspars Grinvalds / Shutterstock.com

Per i possessori di iPhone e iPad è in arrivo una vera e propria rivoluzione: il sideloading delle app per iOS e iPadOS. Secondo quanto riferito daMark Gurman di Bloomberg, infatti, per gli utenti in UE ci sarà a breve un aggiornamento software che introdurrà la possibilità di installare app senza passare per l’App Store, come già avviene su macOS o, per restare in ambito mobile, con i dispositivi Android.

Il sideloading delle app è in arrivo su iPhone e iPad

Le nuove informazioni rivelate da Gurman anticipano l‘arrivo del sideloading delle app su iOS e iPadOS nel corso del primo semestre del 2024. Apple dovrebbe introdurre questa funzione con un aggiornamento localizzato e, quindi, riservato solo ai dispositivi degli utenti dell’UE.

L’introduzione del sideloading, infatti, è una scelta obbligata da parte di Apple che deve adeguarsi al Digital Markets Act (DMA) dell’UE. La normativa, in vigore dal novembre dello scorso anno, obbliga le aziende che rientrano nella definizione di “gatekeeper” ad aprire i propri store e servizi digitali.

Apple, che con iOS e ancora di più con iPadOS, domina il mercato con un market share rilevante in UE e un vero e proprio duopolio con Android, deve adeguare i suoi sistemi operativi e rendere possibile il sideloading delle app.

Per adeguarsi al DMA, inoltre, Apple dovrebbe introdurre modifiche significative anche per altri servizi, come FaceTime e Siri. Nel corso dei prossimi mesi, quindi, iPhone e iPad offriranno sostanziali novità per gli utenti in UE che avranno a disposizione funzionalità esclusive rispetto al resto del mondo.

Una scelta obbligata per Apple

Come è orami noto, l’introduzione del sideloading non era nei piani di Apple. Si tratta, infatti, di una scelta obbligata dal DMA. Il mancato rispetto della normativa europea, infatti, obbligherebbe Apple a pagare una sanzione fino al 20% del suo fatturato globale (quindi decine di miliardi di euro all’anno) o all’uscita dal mercato UE.

Il sideloading è, quindi, un “male necessario” per Apple che potrebbe adottare vari stratagemmi per cercare di scoraggiare gli utenti dall’utilizzo di fonti alternative all’App Store. Per utenti e sviluppatori, invece, si tratta di un’importante novità.

Gli sviluppatori, infatti, potranno evitare di pagare le commissioni richieste da Apple (fino al 30% degli incassi), riducendo, quindi, il costo dei servizi proposti tramite app. Per gli utenti, invece, ci sarà maggiore possibilità di scelta oltre alla possibilità di risparmiare sugli acquisti in app.

Apple, in ogni caso, potrebbe compensare il possibile calo delle entrate dall’AppStore con il lancio di un programma di certificazione a cui gli sviluppatori potrebbero aderire, come avviene su Mac, per “verificare” le proprie app.

Al momento, l’azienda non ha fornito ulteriori informazioni in merito, limitandosi a sottolineare il rischio che il sideloading possa minare le “protezioni della privacy e della sicurezza” del sistema operativo.

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