C'è un'app di Google che è meglio non usare
Google ha annunciato dei cambiamenti in arrivo per Opinion Rewards che raccoglierà più dati personali degli utenti per personalizzare ulteriormente i servizi
Google Opinion Rewards è un’app destinata agli utenti Android che, in cambio della partecipazione a dei brevi sondaggi, vengono premiati con crediti Google Play. Si tratta di un sistema molto apprezzato dalle persone che, solo dedicando un po’ del loro tempo libero a questi sondaggi, riescono ad ottenere delle piccole ricompense da spendere come meglio credono all’interno del negozio digitale di Big G.
Con l’ultimo aggiornamento, però, le cose potrebbero cambiare perché l’azienda di Mountain View sta per introdurre all’interno di Opinion Rewards, una nuova funzione che va ad intervenire sulla quantità di dati personali condivisi con il colosso della tecnologia che potrà utilizzare tali informazioni per una sempre maggiore personalizzazione dei suoi servizi online.
Cosa cambia su Google Opinion Rewards
Stando all’analisi del codice dell’ultima versione beta rilasciata di Google Opinion Rewards, Big G si sta preparando a introdurre una nuova impostazione chiamata Abilita annunci personalizzati che porterà l’applicazione a condividere con l’azienda di Mountain View molti più dati personali da utilizzare per personalizzare ulteriormente gli annunci pubblicitari mostrati sulle varie piattaforme del suo ecosistema.
In cambio di questa “maggiore concessione”, Google offre come incentivo un numero di sondaggi più elevato, che per gli utenti si traduce in maggiori guadagni e, naturalmente, più crediti da spendere sul Google Play Store. Oltre a questo, Big G garantisce anche annunci pubblicitari più pertinenti e, naturalmente, personalizzati in base alle abitudini e agli interessi reali dei consumatori.
Le implicazioni per la sicurezza degli utenti
L’arrivo dell’impostazione Abilita annunci personalizzati, però, solleva importanti questioni legate alla privacy perché, se da un lato offre l’opportunità di guadagnare crediti extra, dall’altro comporta anche che Google avrà accesso a una quantità maggiore di dati sugli utenti, tra cui le loro preferenze, le loro ricerche sul web e la loro cronologia di navigazione. Perciò, prima di abilitare la nuova funzione è fondamentale che tutti siano ben consapevoli di cosa comporta questa scelta, così da prendere una decisione informata.
Bisogna anche aggiungere che, al momento, il legame tra la personalizzazione degli annunci e l’aumento della frequenza dei sondaggi non è del tutto chiaro e, anzi, il colosso di Mountain View è stato piuttosto vago al riguardo, senza quantificare effettivamente questo incremento.
È possibile che Big G stia cercando di raccogliere più dati sugli utenti per affinare i propri algoritmi di targeting pubblicitario e che i sondaggi siano utilizzati come strumento per ottenere questi dati. Tuttavia è importante sottolineare che la personalizzazione degli annunci potrebbe non garantire una user experience migliore e alcuni utenti potrebbero preferire annunci meno invasivi ma meno personalizzati.