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Che cosa sono i codec per audio e video

I codec sono dei software o dispositivi hardware che codificano e decodificano digitalmente (comprimendolo) un segnale analogico

codec audio video Fonte foto: Rawpixel.com / Shutterstock.com

Vi sarà capitato, almeno una volta nella vita, di non riuscire a riprodurre un file video, ad esempio un film, oppure un brano musicale e di chiedervi quale fosse il motivo di tale impedimento. La colpa nei casi citati, è del programma che si utilizza per vedere film e ascoltare musica: manca dei codec necessari per la riproduzione del tipo di file video che si vuole guardare.

Anche se poco conosciuti dal “grande pubblico”, i codec audio e video sono elementi fondamentali per il corretto funzionamento di qualunque sistema informatico. Come detto, senza un codec adeguato, i computer (o gli smartphone, ma anche le console videogame e anche i decoder utilizzati per vedere il TV di casa) non potrebbero riprodurre musica o mostrare le immagini di un qualunque filmato.

Dai codec, dunque, dipende la nostra possibilità di rilassarci e divertirci guardando il film o ascoltando la musica del nostro attore o del nostro cantate preferito.

Che cosa sono i codec audio e video

Acronimo di Codificatore/Decodificatore, i codec sono dispositivi software o hardware utilizzati per trasformare un segnale analogico – come quello delle onde sonore di una canzone – in un flusso di dati digitali. In questo modo un computer – o un qualunque altro dispositivo informatico – è in grado di riprodurre foto, video e tracce musicali senza problemi di sorta.

I codec, inoltre, sono utilizzati anche per ridurre la dimensione dei file audio e video frutto della conversione da analogico a digitale. Nel caso in cui non venisse messa in atto nessuna tecnica di compressione, i file digitali sarebbero enormi e difficilmente gestibili da computer e smartphone. Appare evidente, quindi, quanto sia importante il ruolo dei codec.

Due tecniche di compressione

Esistono in maniera particolare due tecniche di compressione: lossy e lossless. Il primo sistema è a perdita di informazioni, mentre il secondo è senza perdita di informazioni. Facciamo ancora un esempio. Ipotizziamo che vogliamo riversare un video analogico, utilizzando la compressione lossy: avremmo un file dalle dimensioni ridotte, ma con qualità audio e video non proprio eccelse. Se invece decidiamo di ricorrere alla seconda tecnica (lossless), il file sarà più “pesante” ma avrà una risoluzione audio e video maggiore.

Migliore qualità

La compressione implica, dunque, l’eliminazione di alcuni elementi che compongono il video. I codec che utilizzando la compressione lossy porteranno via più dati, rispetto a quelli che impiegano quella lossless. La scelta del codec, quindi, è legata anche alla qualità finale desiderata.

Le tecniche di compressione diventano, anno dopo anno, più efficaci e, di conseguenza, le nuove soluzioni lossless riescono ad essere più ottimizzate anche in termini di “peso” pur continuando a garantire una qualità sempre elevata, semplificando l’accesso ai contenuti multimediali digitali.

Un esempio è quello del passaggio dal codec H.264 al codec H.265. Entrambi sono stati utilizzati e continuano ad essere utilizzati con frequenza per la distribuzione di video in formato digitale. Il più recente, H.265, riesce a garantire una compressione doppia rispetto al meno recente, H.264, ma con la stessa qualità video, aggiungendo anche il supporto ai contenuti 8K.

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