Ci sarà un documentario sulla storia degli 883
Andrà in onda prossimamente su Sky e NOW e avrà per protagonisti Max Pezzali e Mauro Repetto
Gli 883 hanno segnato un’intera epoca della musica pop italiana e presto Sky e Groenlandia co-produrranno una serie dedicata alla band e ai suoi storici componenti, ovvero Max Pezzali e Mauro Repetto. Il titolo (per ora ancora provvisorio) è Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La vera storia degli 883.
Pezzali e Repetto, che si conoscono a Pavia tra i banchi del liceo scientifico, iniziano a scrivere canzoni insieme alla fine degli anni Ottanta, ma il vero successo arriva nel 1992 con Hanno ucciso l’Uomo Ragno. Un paio di anni dopo, però, a causa della difficile gestione dell’enorme popolarità raggiunta, Repetto abbandona il gruppo, che da quel momento diventa quindi un progetto del solo Max Pezzali. Il biopic in arrivo prossimamente su Sky e in streaming su NOW (la data di uscita esatta non è stata annunciata) li vedrà entrambi protagonisti e ne racconterà la storia, dall’esordio alla rottura.
Cosa sappiamo della serie sugli 883
Annunciando le novità dei palinsesti della prossima stagione, Sky ha fatto sapere che la serie dedicata agli 883 sarà diretta da Sydney Sibilia, che sul proprio profilo Instagram ha rilanciato la notizia pubblicando l’immagine di un corpo coperto da un telo bianco (le dita che spuntano dal bordo rivelano che si tratta dell’Uomo Ragno) con la scritta «C’è un mistero irrisolto da oltre trent’anni. Stiamo provando a trovare il colpevole». Un evidente richiamo a una delle canzoni più famose degli 883, oltre che al probabile titolo del biopic.
Sibilia, che è già stato regista dei film Smetto quando voglio e L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, si occuperà anche della sceneggiatura insieme a Chiara Laudani, Francesco Agostini e Giorgio Nerone.
Di cosa parla la serie sugli 883
Stando alle informazioni diffuse fino a questo momento, la serie Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La vera storia degli 883 sarà un mix tra dramma e commedia e si concentrerà sui primissimi anni di vita degli 883, con un focus particolare sull’inaspettata parabola di successo di Pezzali e Repetto dalla fondazione della band fino al suo scioglimento.
Al momento dell’esordio nel mondo della musica i due giovanissimi sono a detta di tutti due «sfigati»: la creazione di hit di successo, che ancora oggi fanno cantare ed emozionare intere generazioni di fan, è stata per questo una sorpresa prima di tutto per loro stessi.
A rivelarsi da subito vincente per gli 883, però, è stata probabilmente proprio la volontà di raccontare nelle loro canzoni il loro essere, in qualche modo, «outsider», distanti dall’immagine di giovani cool, benestanti o ammirati. Nei primi brani della band ricorrono infatti, tra le altre cose, la noia della vita di provincia, i litigi tra genitori e figli che vivono ancora sotto lo stesso tetto, le cotte per le ragazze irraggiungibili e la frustrazione per la mancanza di soldi (perché «con un deca», diecimila lire, non si può andare nemmeno in pizzeria).