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Cloud computing, i servizi per le PMI Fonte foto: Shutterstock
PMI E INDUSTRIA 4.0

Cloud computing, i servizi per le PMI

Quando si parla di Industria 4.0 spesso si mette in risalto IoT e intelligenza artificiale, ma il vero motore per le PMI in futuro sarà il cloud computing

Da tempo si parla di Internet of Things e di intelligenza artificiale come due delle tecnologie che porteranno a uno sviluppo sempre maggiore dell’Industria 4.0. Tra le novità che avranno un ruolo fondamentale per le PMI però c’è anche il cloud computing. Uno strumento che cambierà diversi processi aziendali.

A differenza di altre nuove tecnologie, il cloud non è ancora stato adottato da molte aziende, soprattutto per quanto riguarda le PMI. Anche se negli ultimi tempi il tema legato ai servizi cloud è abbastanza caldo e dibattuto. Ma partiamo dalla base, con il termine cloud si indica un accesso da remoto a determinate architetture hardware e software. Il cloud in futuro sarà anche più importante rispetto all’IoT per l’Industria 4.0. Perché questa rivoluzione imprenditoriale si basa soprattutto sui dati. E il cloud è uno degli strumenti migliori per la gestione di queste informazioni.

I dati sono l’energia delle PMI

Inutile nascondersi, se un tempo per mandare avanti un’azienda erano necessarie materie prime come carbone o energia elettrica nell’Industria 4.0 gran parte del lavoro dipende dai dati in possesso delle PMI. Acquisire, elaborare e condividere dati. È questa la vera energia di un’impresa nel contesto dell’Industria 4.0. Al giorno d’oggi ogni processo dell’azienda dalla logistica, alla produzione, alla manutenzione e lo stoccaggio dipende dall’elaborazione dei dati. Per le PMI però occuparsi del carico di dati, che diventano sempre più numerosi e complessi, rischia di trasformarsi in un lavoro troppo complesso per essere gestito internamente all’azienda, così la soluzione è l’implementazione del cloud computing. Ma come funziona l’affidamento a un’azienda terza dei nostri dati? Semplice, il fornitore del cloud provider mette al servizio dell’azienda, in abbonamento, alcune attività quali: l’archiviazione dati, il backup, l’hosting, il software on demand, l’analisi e la consultazione.

Vantaggi del cloud computing

Da molti l’affidamento a realtà esterne alla PMI può essere vista in maniera negativa. Ma in realtà si tratta di esperti specializzati in cloud computing e nuove tecnologie. Per esempio, il cloud può aiutarci anche nella gestione dell’antivirus. Spesso le aziende faticano a stare dietro ai vari aggiornamenti. Con l’utilizzo di un piano cloud saranno gli esperti del gestore da noi scelto a occuparsi di questo aspetto fondamentale per la sicurezza.

Modelli di cloud

Sono cinque i modelli di cloud a disposizione delle aziende. Il primo è l’Infrastructure as a Service (IaaS). Cosa significa? In pratica Il gestore del cloud ospita su ambienti dedicati i dati del cliente e consente l’archiviazione. Quasi sempre in questi casi si paga un abbonamento in base al consumo. Il secondo è il Platform as a Service (PaaS). Si tratta di un servizio che fornisce la configurazione o la gestione dell’infrastruttura di server per consentire agli sviluppatori di creare applicazioni web o per dispositivi mobili. Il terzo modello è il Software as a Service (SaaS). Si decide di affidare lo stoccaggio dei propri dati aziendali a terze parti, e queste gestiscono alcuni importanti aspetti come gli aggiornamenti software e l’applicazione di patch di protezione. Il quarto è il Database as a Service (DBaaS). Con questa opzione non dobbiamo installare e mantenere il database ma sarà il provider a prendersi cura di tutto ciò. Anche in questo caso le imprese pagano in base all’utilizzo del servizio. Infine troviamo il Business-Process as a Service (BPaaS). L’azienda in questo modello usufruisce di un intero processo di business in outsourcing.

 

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