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Come funziona Wero, l'alternativa "sovrana" a PayPal

Wero è una nuova piattaforma europea per scambiarsi denaro e pagare online: è l'alternativa a PayPal, ma anche all'Euro Digitale

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Se per ogni pagamento online noi europei dobbiamo quasi sempre passare da una società americana è perché gli americani sono stati i primi a creare delle piattaforme che funzionano bene e che sono facili da usare. Americani a volte d’adozione, come Elon Musk che nel lontano 1999 ha fondato X.com, che non è il nuovo nome di Twitter ma è il vecchio nome di PayPal.

Musk ha venduto nel 2002 PayPal, nata dalla fusione di X.com con Confinity, a eBay che ha sviluppato ulteriormente la piattaforma portandola ai livelli di oggi. Nel frattempo altre aziende americane hanno seguito la stessa strada, così sono arrivate sul mercato Apple Pay, Google Pay e altre alternative. E l’Europa?

L’Europa si sveglia adesso, con appena 25 anni di ritardo, e prova a recuperare. Oltre all’Euro Digitale, che è un progetto pubblico guidato dalla Banca Centrale Europea, ci sono anche dei progetti lanciati dalle banche commerciali private dei Paesi Membri. Uno di questi progetti è Wero, la piattaforma di pagamenti online appena lanciata in Germania.

L’alternativa “sovrana” a PayPal

Wero è un progetto della European Payment Initiative (EPI), un consorzio europeo di banche private che conta al momento 16 membri (sono banche tedesche, francesi, belghe e olandesi). Viene presentato come l’alternativa “sovrana” dell’Europa alla piattaforma americana PayPal.

Con la definizione “sovrana” si intende che tutti i dati delle transazioni economiche che passeranno da Wero saranno gestiti da banche e aziende europee, su server fisicamente posizionati in Europa.

In questo modo, in caso di problemi geopolitici o tensioni internazionali, la UE avrà la possibilità di usare strumenti “sovrani” per continuare a far lavorare la sua economia.

Chi sta seguendo la nascita dell’Euro Digitale, come stiamo facendo noi di Libero Tecnologia, ha già trovato più di una similitudine tra i due progetti. Solo che Wero è un’iniziativa al 100% privata e commerciale.

Come funziona Wero

Quando la piattaforma sarà pienamente operativa, Wero permetterà agli utenti di scambiarsi soldi tra loro e di pagare i loro acquisti online e nei negozi fisici. La cosa molto interessante è che l’utente non dovrà per forza aprire un account Wero per usare il servizio, perché Wero funziona a livello di banche, più che di utenti.

In pratica le banche che aderiranno a Wero potranno inserire all’interno delle proprie app una sezione dedicata a questa piattaforma, dalla quale il correntista potrà fare le operazioni che vuole.

Inviare e ricevere denaro, o pagare tramite Wero, sarà a costo zero per l’utente e la piattaforma promette di eseguire le transazioni entro 10 secondi.

Al momento la lista delle banche partecipanti è molto corta e non contiene nessuna banca italiana:

  • Belfius
  • CBC
  • Volksbanken Raiffeisenbanken
  • KBC
  • KBC Brussels
  • Sparkasse

Presto se ne aggiungeranno altre:

  • ABN Amro
  • BNP Paribas,
  • Groupe BPCE
  • Crédit Agricole
  • Deutche Bank
  • ING
  • La Banque Postale
  • Crédit Mutuel
  • Rabobank
  • Societe Generale

Alcune di queste banche sono operative anche in Italia, quindi è possibile che Wero arrivi a breve anche in Italia.

Quando arriva Wero

Wero è già disponibile in Germania, anche se in versione ridotta: al momento è possibile usarlo solo per inviare denaro e non anche per pagare merci e servizi. Nel corso dell’anno verrà introdotta anche questa funzione.

Nel frattempo, già entro luglio, Wero inizierà ad essere disponibile per i correntisti di alcune banche di Belgio, Francia e Olanda. Altre funzioni arriveranno nel 2025, mentre per usare Wero nei negozi fisici sarà necessario attendere fino al 2026.

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