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Come usare WhatsApp per combattere il COVID (e le bufale)

L’Ausl Toscana Nord Ovest sperimenta per prima in Italia l’assistente virtuale di WhatsApp in funzione anti-covid

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whatsapp covid Fonte foto: rafapress / Shutterstock

Dalla Toscana arriva un esperimento, molto ben fatto, di utilizzo di WhatsApp per la diffusione delle corrette informazioni sul COVID-19, su come si trasmette, su chi deve fare i tamponi e chi deve fare la quarantena. Uno strumento utile anche a snellire le procedure di accesso ai servizi sanitari, dando ai cittadini informazioni in modo chiaro e veloce senza farli uscire da casa.

Questo strumento è un “chatbot“, un risponditore automatico gestito da un software, che si può interrogare chiamando il numero 050-954666 dell’Ausl Toscana Nord Ovest (Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Viareggio). Una volta attivato il chatbot è possibile navigare un menu impostato a domande/risposte grazie al quale è possibile rivecere moltissime informazioni sul COVID e su come prevenire i contagi. Ma non solo: sempre tramite lo stesso menu è possibile anche avere informazioni su molti servizi dell’Azienda Sanitaria, ad esempio su come prenotare visite specialistiche o come pagare il ticket. Il tutto tramite WhatsApp, una app di messaggistica che tutti sanno usare e tutti hanno sul proprio smartphone.

Come usare il bot per le info sul COVID

Per usare il chatbot anti covid dell’Ausl toscana è necessario aggiungere il numero di telefono 050-954666 ai propri contatti. Poi basterà aprire WhatsApp e inviare a questo numero un messaggio contenente la parola “Ciao“. A questo punto entreremo in conversazione con il bot, che ci proporrà diverse informazioni. Sarà possibile scegliere cosa chiedere semplicemente scrivendo una lettera:

  • A) COVID-19
  • B) Servizi online
  • C) Modulistica
  • D) Numeri utili e urgenze
  • E) Condividimi con parenti e amici

La prima e l’ultima lettera sono le più importanti, in funzione anti-covid. Con la A riceveremo una enorme quantità di informazioni su come comportarsi in caso di contatto con persone positive. Con la E ci verrà mostrato un link, che potremo inoltrare ad un nostro contatto.

In questo modo il nostro contatto potrà usare il chatbot senza neanche aggiungere il contatto telefonico dell’Ausl Toscana Nord Ovest. Perché, a dire il vero, le informazioni offerte da questo semplice ma efficace servizio sono utili a tutti e non solo ai cittadini toscani tanto che verrebbe da chiedersi come mai non sia stato predisposto un servizio simile a livello nazionale, accessibile a tutti.

Perché servirebbe un chatbot anti COVID nazionale

Un servizio simile a quello offerto gratuitamente dall’Azienda Sanitaria toscana, allargato al territorio nazionale, potrebbe essere utilissimo per diffondere facilmente e velocemente notizie corrette sul COVID-19 (stroncando così sul nascere le bufale sulla pandemia).

Ma sarebbe anche utile per l’ordine pubblico: l’app di WhatsApp può accedere alla nostra posizione e può quindi essere usata per fornire informazioni specifiche su cosa si può fare, e cosa no, nelle zone gialle, arancioni e rosse. Tutte informazioni che possono oggi essere ricavate telefonando al numero di pubblica utilità 1500 che, pur essendo una iniziativa lodevole, non ha certo l’immediatezza e l’efficacia di una chat WhatsApp.