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Come verificare la copertura ADSL

Prima di scegliere il gestore telefonico per la connessione internet è opportuno verificare la copertura ADSL del proprio Comune di residenza: ecco come fare.

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la verifica della copertura adsl Fonte foto: Shutterstock

Quando ci si trasferisce, momentaneamente o in maniera permanene, una delle prima cose da fare nella nuova casa è verificare la copertura ADSL nella zona. D’altronde, capirete anche voi, si tratta di un passaggio fondamentale per accertarsi di quale sia la soluzione migliore da scegliere per dotare la propria abitazione di una connessione Internet. Se molti sono quelli che possono contare su una sicura copertura di rete, nel nostro Paese esistono ancora comuni remoti che soffrono del cosiddetto digital divide, una condizione che ancora oggi sottolinea il divario tra chi può usufruire della banda larga e chi no. Vien da sé che, prima di individuare il gestore telefonico in grado di mettere sul piatto l’offerta più allettante, è opportuno procedere preventivamente con una semplice analisi della mappatura ADSL della zona interessata, così da non incappare in brutte sorprese. Vediamo allora come fare.

Copertura ADSL: verifica e velocità di connessione

Fortunatamente verificare la copertura ADSL non è un’impresa ardua. Anzi, sapere se la nostra abitazione è raggiunta da una connessione a banda larga è un processo piuttosto immediato, reso ancora più semplice dai servizi messi a disposizione dalle diverse compagnie telefoniche che operano sul mercato italiano. Insomma, si potrebbe dire che anche chi non è esattamente uno “smanettone” sarà in grado di procedere facilmente con la verifica, andandosi quindi a collegare al portale dell’operatore ritenuto più adatto alle proprie esigenze. Qui, ancor prima di sottoscrivere l’eventuale abbonamento, non dovrete far altro che collegarvi al sito ufficiale di un qualunque gestore telefonico, e poi utilizzare il vostro numero di telefono o il vostro indirizzo di residenza per verificare la copertura della rete nella vostra zona.

Speed test ADSL e velocità minima garantita

Un altro importante aspetto di cui tenere conto è che la connessione dichiarata dal provider Internet ha un valore del tutto “nominale”, che fa riferimento alla massima ampiezza di banda raggiungibile. Il valore effettivo della velocità di navigazione viene influenzato da svariati fattori esterni – non sempre imputanbili alle compagnie telefoniche – quali i picchi di traffico, le condizioni metereologiche, il browser utilizzato o addirittura la qualità del router in dotazione. In ogni caso, le stesse sono tenute, per legge, a garantire una velocità minima di navigazione, stabilita a livello nazionale dall’AGCOM – l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni -.

Una premessa che lascia intendere come la velocità di connessione possa dipendere direttamente da chi la utilizza, magari per una tecnologia preposta alla trasmissione dei dati non adeguata, per il numero di applicazioni o di device utilizzati nello stesso momento per navigare, o per i materiali presenti all’interno della stessa rete telefonica. Da non sottovalutare, infine, la configurazione del modem o di altri dispositivi usati per navigare.

Naturalmente, una volta installata la linea ADSL, è sempre possibile effettuare un test di velocità della connessione internet. Esattamente come per la verifica della copertura ADSL, anche in questo caso è possibile procedere con un semplice click, utilizzando uno dei tanti siti che offrono questo tipo di servizio. Particolarmente affidabile e gratuito è ad esempio lo Speedtest di Ookla, che fornisce in pochi secondi il ping, i numeri del download e quelli riservati all’upload. In pratica tutti i dati che ci servono per valutare la reale velocità di connessione rispetto a quella dichiarata nel contratto.

Le alternative all’ADSL (e alla fibra)

Nonostante la copertura ADSL sia in costante espansione, con sempre più Comuni del Bel Paese raggiunti dalla banda larga e dalla fibra ottica, purtroppo ancora oggi esistono in Italia zone geografiche piuttosto estese e capillarmente diffuse che non vengono servite da nessuna delle due tipologie di rete, rendendo assai difficoltoso connettersi e navigare sul web. Per ridurre questo inaccettabile digital divide, si ricorre sempre più spesso a tecnologie che prevedono la trasmissione di dati senza fili. Esempio in tal senso sono le connessioni WiMAX – Worldwide Interoperability for Microwave Access, molto simili al Wi-Fi domestico ma con un raggio d’azione del segnale del ripetitore che può arrivare fino a 50 Km di distanza. Per verificare questo tipo di copertura esistono ovviamente strumenti e tool alternativi, mentre per i casi più “estremi” si fa affidamento alle connessioni satellitari.