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Cosa vuol dire l'acronimo NSFW

Questo acronimo compare per la prima volta online già negli anni '90 dello scorso secolo ed è una sorta di avvertimento. Ecco cosa significa

NSFW significa Not Safe For Word Fonte foto: Shutterstock

Nelle ultime settimane, è tornato alla ribalta della stampa grazie alla decisione di Twitter di “censurare” contenuti e profili NSFW. Il social di microblogging, di fatto, ha limitato la visione di questi account, chiedendo agli untenti di verificare la loro reale identità, in modo da accertarsi che non si trattasse di bot automatizzati ma di persone in carne e ossa.

Esattamente, però, cosa vuol dire contenuti NSFW e come mai Twitter ha deciso di agire in maniera così pesante. NSFW è uno degli acronimi più anziani del web e, fino a qualche tempo fa, era molto utilizzato all’interno di forum o di portali di condivisione di contenuti “particolari”. Negli ultimi tempi è utilizzato con sempre più frequenza anche all’interno della blogosfera e dei social network in generale, dove viene utilizzato per “allertare” gli utenti e metterli in guardi da contenuti piuttosto particolari. Vediamo insieme cosa significa NSFW e quali sono i contenuti etichettati con questo acronimo.

Cosa significa NSFW

Come accennato, NSFW è tra gli acronimi più vecchi della Rete (secondo una fonte, risalirebbe addirittura al 1998) e sta per Not Safe For Work oppure Not Suitable For Work. Tradotto letteralmente vuol dire “Non sicuro per il lavoro” o “Non adatto per il lavoro”. Se utilizzato correttamente, dunque, è una sorta di avviso riguardante contenuti che, se visualizzati sul posto di lavoro (o comunque in un luogo pubblico) potrebbero crearvi qualche problema o comunque mettervi in imbarazzo. Volendo, potremmo tradurlo con l’italianio VM18 (ossia, vietato ai minori di 18 anni) anche se c’è una sottile differenza tra i due: il VM18 sta a indicare un divieto, NSFW è più che altro un avvertimento sulla natura del contenuto che si sta per aprire.

Come usare NSFW

Ora che sappiamo cosa vuol dire NSFW, vediamo anche come si usa questo acronomio e quali sono i post e i contenuti NSFW. Prendiamo il caso Twitter, con il quale abbiamo aperto l’articolo. La piattaforma di microblogging ha infatti deciso di dare un taglio ai profili con contenuti a luci rosse (se non addirittura porno) e accertarsi che non fossero usati a mero scopo di spam. Questa, però, è solo una tipologia di possibili post o profili NSFW.

Un contenuto NSFW, dunque, può essere una foto, un video, un audio o anche un testo con all’interno informazioni che non si conformano alla “morale comune”: può essere un filmato hard o una foto a luci rosse, oppure un testo contenente delle rivelazioni scabrose, o un audio zeppo di parolacce e bestemmie. Quando qualcuno usa – correttamente – NSFW, dunque, vuole mettervi sul chi va là: puoi anche aprirlo, ma lo fai a tuo rischio e pericolo. Se qualcuno dovesse accorgersi di quello che stai vedendo, potresti anche passare dei guai.