Droni salvavita: al via i test anche in Scozia
Continuano i test per i droni salvavita: anche in Scozia si lavora a un sistema per semplificare i trasporti di materiale sanitario
Continuano i test per rendere i droni salvavita un efficace strumento al servizio dell’assistenza sanitaria. Dopo i recenti test effettuati in Sicilia, che hanno evidenziando i vantaggi dell’uso di droni per consegnare prodotti sanitari in zone remote come le piccole isole, oggi tocca alla Scozia dove è stato realizzato in collaborazione con il partner commerciale Skysports Drone Services il primo volo di prova del programma Care & Equity – Healthcare Logistics UAS Scotland, detto anche CAELUS.
Droni salvavita anche in Scozia
L’obiettivo del progetto CAELUS è quello di rendere i droni salvavita una parte integrante del sistema sanitario locale, semplificando il trasporto di medicinali, campioni di laboratorio e dispositivi medici di piccole dimensioni, andando a ridurre drasticamente i tempi di consegna, soprattutto nelle aree a bassa densità abitativa o caratterizzate da una posizione geografica remota, come le piccole isole o le comunità montane.
I primi voli di prova in Scozia sono stati gestisci da AGS Airports. Il test aveva l’obiettivo di mettere in collegamento Glasgow, uno dei principali centri urbani della Scozia, con un ospedale situato nella periferia di Clydebank.
Il test si è concluso con successo, confermando la fattibilità del progetto. Trasporti di questo tipo possono essere replicati su scala nazionale (e internazionale) per velocizzare i tempi del sistema sanitario, soprattutto in termini di forniture essenziali per i piccoli centri.
Come evidenziato da Fiona Smith, direttrice del progetto CAELUS, l’obiettivo è rivoluzionare il modo in cui i servizi sanitari vengono forniti: “Una rete di droni può garantire che le forniture mediche essenziali possano essere consegnate in modo più efficiente, può ridurre i tempi di attesa per i risultati dei test e, cosa ancora più importante, può garantire equità di assistenza tra le comunità urbane e rurali remote”.
Gli obiettivi del programma CAELUS
CAELUS punta, quindi, a rivoluzionare il sistema sanitario scozzese seguendo uno schema oramai definito e che può rappresentare un modello da seguire anche in altri Paesi, a partire dall’Italia. Il programma punta a creare la prima rete nazionale di consegna tramite droni per tutti i “carichi sanitari urgenti“, velocizzando i trasferimenti tra ospedali, cliniche, laboratori e magazzini.
L’obiettivo ancora più ambizioso è quello di fornire un’assistenza sanitaria più equa, eliminando i principali problemi legati alla posizione geografica di una struttura sanitaria. Un piccolo ospedale in una zona remota e difficilmente raggiungibile potrà ricevere i materiali sanitari necessari in breve tempo, sfruttando la possibilità dei droni di “superare” le barriere geografiche e garantire un trasporto sicuro e rapido.
Uno dei principali ostacoli da affrontare per raggiungere gli obiettivi citati è l’integrazione dei droni con lo spazio aereo di un Paese, che richiede una normativa adeguata oltre alla realizzazione di test per verificare che il sistema sia effettivamente replicabile su larga scala.