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Elon Musk ha deciso: si dimette

Nel corso di un convegno internazionale Elon Musk p tornato sulla questione delle sue dimissioni da CEO di Twitter: ecco cosa ha detto

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Da quando ha comprato Twitter, e ne è diventato CEO ad interim, Elon Musk ha calamitato a sé le attenzioni di tutto il mondo. Anche chi non si è mai interessato a Twitter, infatti, ora guarda alla piattaforma social e alle mosse (fatte o anche solo annunciate) dal miliardario americano. E non tutti giudicano la nuova direzione Musk all’altezza delle precedenti.

Musk, però, ha già detto chiaramente che non resterà per sempre a capo di Twitter, anche perché nel frattempo il suo lavoro in Tesla e SpaceX dovrebbe continuare. Per questo Elon Musk ha deciso quando si dimetterà e lo ha anche detto, in un prestigioso summit internazionale al quale ha partecipato in videoconferenza.

Elon Musk al WGS 2023

Ieri, 15 febbraio, Elon Musk ha partecipato da remoto al World Government Summit 2023, che si è tenuto negli Emirati Arabi Uniti, in un panel al quale ha partecipato anche Mohammad Abdullah Al Gergawi, ministro del Governo emiratino e organizzatore del summit.

Durante l’incontro, tra le altre cose, Musk ha anche parlato della sua esperienza in Twitter e delle sue priorità da CEO: “Ho bisogno di stabilizzare l’organizzazione, di essere sicuro che l’azienda sia in una posizione finanziaria stabile e che la roadmap del prodotto sia chiaramente disegnata“.

Musk ha anche affermato che Twitter è una sorta di “startup alla rovescia” e che lui continua a lavorare una enorme quantità di ore alla settimana: “Non è mia intenzione lavorare come un pazzo. Una settimana lavorativa da sole 80 ore andrebbe bene“.

Musk lascerà Twitter: ecco quando

Che Musk non abbia intenzione di continuare a fare il CEO di Twitter è noto, perché lo ha già dichiarato più volte e ha persino pubblicato un sondaggio con il quale chiedeva ai suoi 130 milioni di follower se dovesse dimettersi oppure no (e il 60% di loro ha detto sì). Ma aveva anche detto che avrebbe lasciato il ruolo di CEO solo quando avrebbe trovato “un pazzo” in grado di sostituirlo.

Solo ieri, per la prima volta da quando ha comprato Twitter, Musk parla espressamente di una data, o almeno di un periodo: “Immagino che verso la fine di quest’anno sarà un buon momento per trovare qualcun altro che guidi la compagnia. Credo che l’azienda sarà in condizioni di stabilità verso la fine dell’anno“.

Twitter è salva?

Come al solito, la comunicazione di Elon Musk è molto ondivaga, anche quando parla di aziende che valgono miliardi e miliardi di dollari, come Twitter.

Appena una settimana fa, ad esempio, aveva lasciato intendere che Twitter fosse già in una situazione economica abbastanza stabile: “Gli ultimi 3 mesi sono stati estremamente difficili, perché ho dovuto salvare Twitter dalla bancarotta senza trascurare gli impegni essenziali di Tesla e SpaceX. Non auguro un simile dolore a nessuno. Twitter ha ancora delle sfide da superare, ma ora viaggia verso il pareggio economico se non cambiamo rotta“.

Nel frattempo, però, i dati non ufficiali sugli abbonamenti a Twitter Blue parlano di un mezzo flop, con meno di 300mila abbonati al servizio a pagamento in tutto il mondo, mentre gli investitori pubblicitari stanno scappando dalla piattaforma. Secondo Musk, però, entro fine anno Twitter sarà abbastanza stabile da poter essere guidata da qualcun altro.