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Facebook, gli Instant Articles ora a pagamento. Anche in Italia

Il social network testerà in Italia e negli Stati Uniti la nuova funzione per gli articoli a pagamento, ecco come funziona e come possono abbonarsi gli utenti

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Facebook, gli Instant Articles ora a pagamento. Anche in Italia Fonte foto: Jakraphong Photography / Shutterstock.com

Facebook è pronto per testare il suo nuovo sistema di articoli a pagamento per gli editori, meglio conosciuti come Instant Articles, a partire dalle prossime settimane sia negli Stati Uniti che in Europa. La funzione al momento sarà disponibile però solo su mobile e solo per chi possiede un telefono Android.

Si tratta di una rivoluzione importante per il social media, per la qualità dei contenuti presenti al suo interno, e più in generale anche per la possibilità di crescita degli editori nella Rete. Attraverso gli Instant Articles a pagamento, infatti, per gli editori sarà più facile raggiungere potenziali lettori in base a tendenze e gusti dell’utente. Non è un caso che Facebook ha lavorato su questo progetto per anni e negli ultimi mesi ha più volte cercato la via giusta per testare la funzione senza creare un impatto troppo forte, e quindi poco positivo, con l’esperienza finale sul social dell’utente.

Due modelli di utilizzo

Tra le testate internazionali che aderiranno al progetto troviamo: Bild, The Boston Globe, The Economist, The Houston Chronicle e The San Francisco Chronicle, la Repubblica, Le Parisien, Spiegel, The Telegraph, The Baltimore Sun, The Los Angeles Times, The Union-Tribune di San Diego e, infine, The Washington Post. Stando alle prime dichiarazioni di Facebook verranno testati due modelli d’utilizzo della funzione Instant Articles. Il primo prevede per l’utente la possibilità di leggere 10 articoli gratuitamente dello stesso portale d’informazione prima di sottoscrivere un qualsiasi abbonamento.  Il secondo, invece, prevede un modello “freemium” che consente agli editori di scegliere quali articoli rendere visualizzabili liberamente e quali no.

Gestione abbonamenti

Ogni abbonamenti sarà gestito dall’editore e non da Facebook. Il 100% delle entrate andrà infatti all’editore e non al famoso social media. E non è un caso che la funzione al momento sia disponibile solo su Android. Su Apple, infatti, ogni acquisto “in-App” prevede il pagamento di una commissione del 30% a Cupertino. Aspetto, questo, che va contro le regole del sistema di sottoscrizione degli abbonamenti di Facebook.

Instant Articles in Italia

Come accennato in precedenza anche il quotidiano la Repubblica testerà la nuova funzione di Facebook. E questo sarà il primo test “italiano” sugli Instant Articles. Oltre a la Repubblica proveranno il servizio tutti i giornali locali appartenenti al gruppo L’Espresso. Chi possiede già un abbonamento a la Repubblica o a un quotidiano locale del gruppo non dovrà sottoscrivere un nuovo abbonamento. Per leggere gli Instant Articles basterà inserire le credenziali che usiamo già sul servizio a pagamento del quotidiano.

Funzioni

La fase di test servirà a Facebook per creare un “contesto” attorno agli Instant Articles. Il social sta pensando, infatti, di inserire delle Call to Action per invitare l’utente a iscriversi. Oppure di dare la possibilità di registrarsi a una newsletter a pagamento personalizzata. Sulla pagina dell’editore ci sarà il nuovo pulsante “Abbonati” o “Prova l’app”, per scaricare l’applicazione del quotidiano in abbonamento. Va ricordato, infine, che il progetto degli Instant Articles fa parte del Facebook Journalism Project. L’idea digitale attraverso la quale il social vuole rivoluzionare la comunicazione e l’informazione sul web.