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I più incredibili furti d'arte del secolo

Sono raccontati nella docuserie Art Crimes: tra le storie narrate, il furto dei dipinti di Van Gogh e la sparizione del Caravaggio da Palermo

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Art Crimes furti d'arte docuserie su Sky Fonte foto: Sky

A volte la realtà sa essere più affascinante e avvincente della trama di un film. Lo dimostrano le storie vere dietro i più incredibili furti d’arte internazionali degli ultimi decenni. A raccontarle è la docuserie Art Crimes, che viene trasmessa su Sky Arte e in streaming su NOW dal 13 dicembre, ogni martedì alle 21.15, ed è disponibile anche on demand. Ideata e scritta da Stefano Strocchi, che ha diretto quattro dei sei episodi, la docuserie Sky Original è prodotta da DocLab, Unknown Media, Sky e RBB/Arte.

Art Crimes: il furto dei dipinti di Van Gogh

Il primo episodio si intitola Van Gogh: Amsterdam, 2002, ma la storia inizia a Napoli nel 2007, quando un’intercettazione, nell’ambito delle indagini su un caso di narcotraffico internazionale, mette il pubblico ministero Vincenza Marra sulle tracce di due dipinti di Van Gogh rubati nel 2002 ad Amsterdam. La complessa indagine, che ha coinvolto la polizia olandese e quella italiana, si è conclusa con successo nel 2016.

Il furto d’arte del Castello Friedenstein

Il secondo episodio (intitolato Frans Hals: Gotha, 1979) racconta la sparizione di cinque capolavori olandesi dalla torre del Castello Friedenstein. Le indagini, con oltre mille interrogatori, sono un buco nell’acqua. Il caso viene però riaperto nel 2019, quarant’anni dopo, grazie a una misteriosa telefonata al sindaco di Gotha. E il lieto fine, ormai insperato, arriva.

La scomparsa del quadro di Caravaggio

Il terzo episodio Caravaggio: Palermo, 1969 porta gli spettatori nella Sicilia del 1969, quando due ladri di paese rubano l’ultimo dipinto di Caravaggio, Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, da un vecchio oratorio di Palermo. L’opera sparì nel nulla, tanto che si pensò fosse stata bruciata dalla Mafia. Solo nel 2016 la collaborazione con due boss mafiosi arrestati permise di scoprire la verità.

I Bruegel e il Monet rubati a Nizza

Nel quarto episodio (Bruegel: Nizza, 2007) un gruppo di criminali francesi mette a segno il furto d’arte perfetto, a beneficio di alcuni narcotrafficanti, rubando due Bruegel, un Monet e un Sisley dal Museo di Belle Arti di Nizza. Solo un’operazione sotto copertura dell’FBI e della polizia francese riuscirà a riportare i dipinti a casa.

Il furto de L’Urlo di Munch

Durante la cerimonia d’apertura delle olimpiadi invernali, Paal Enger entra nella National Gallery di Oslo e ruba L’urlo di Edward Munch. In che modo Scotland Yard e la polizia norvegese, con l’aiuto dell’eccentrico gallerista Tore Einar Ulving, sono riusciti a incastrare il ladro è il racconto del quinto episodio (Munch: Oslo, 1994).

Il furto d’arte durante la Guerra Fredda

Il sesto e ultimo episodio è ambientato nel 1983 durante la Guerra Fredda e racconta il furto di sette capolavori dei maestri del Rinascimento italiano dal Budapest Museum. Quasi un anno dopo i dipinti ricompaiono all’interno di un monastero greco, ma le indagini conducono gli investigatori a Reggio Emilia.