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La ricerca sul cancro accelera con Google Cloud

Grazie all'AI di Google Cloud, IEO-CCM è riuscito ad accelerare in modo significativo le attività di ricerca medica, evidenziando ancora una volta le potenzialità dell'intelligenza artificiale

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ricerca medica Fonte foto: Mongkolchon Akesin / Shutterstock.com

IEO-CCM, il polo di ricerca formato dall’Istituto Europeo di Oncologia e dal Centro Cardiologico Monzino, ha annunciato l’introduzione della nuova Clinical Data Platform (CDP) che darà un’accelerazione notevole alla ricerca medica. La nuova piattaforma si basa sulle soluzioni di intelligenza artificiale di Google Cloud.

L’utilizzo dell’AI cambia le carte in tavola per le attività di ricerca medica, consentendo un’elaborazione e una classificazione dei dati molto più efficiente, con un taglio drastico delle tempistiche necessarie per il completamento di studi e sperimentazioni e, quindi, per l’implementazione di modelli di cura efficaci.

Ricerca medica più veloce con l’AI

Grazie alle soluzioni di intelligenza artificiale di Google Cloud, IEO-CCM punta ad accelerare in modo significativo la ricerca medica. Gli strumenti AI di Google, infatti, consentono di velocizzare fino a 300 volte il sistema di classificazione e analisi dei dati clinici anonimizzati, nel confronto con i metodi utilizzati dai ricercatori in precedenza.

Si tratta, quindi, di una vera e propria rivoluzione, in grado di abbattere i tempi che tradizionalmente caratterizzano le attività di ricerca. L’AI snellisce il lavoro e permette così di completare le analisi in modo più veloce. In collaborazione con Google Cloud, IEO-CCM lavora ora alla creazione di un database sanitario all’avanguardia, in  grado di ospitare un enorme quantità di dati utili ai fini della ricerca.

Risultati da record

La mole di dati è notevole e i sistemi di intelligenza artificiale di Google Cloud diventano fondamentali per gestirli. La piattaforma ospiterà i dati di oltre 1,7 milioni di pazienti e di 3,7 milioni di visite ambulatoriali. Si tratta, inoltre, di un database in continuo aggiornamento, con nuovi dati che vengono integrati su base quotidiana.

I primi frutti dell’integrazione dell’AI di Google Cloud si sono visti dai risultati ottenuti dal team guidato dalla Dott.ssa Elisabetta Munzone, medico IEO specializzato nel trattamento del cancro al seno, che è riuscito a standardizzare 76.000 referti medici in 2 mesi mentre il training e la messa in produzione del modello sono stati completati in 45 giorni.

Annarosa Farina, CIO di IEO-Monzino, evidenzia come “gli ottimi risultati ottenuti hanno incoraggiato numerosi altri dipartimenti dello IEO e del Monzino a chiedere di unirsi alle implementazioni“, evidenziando il ruolo di primo piano che l’AI ricoprirà nel futuro della ricerca medica.

IEO-CCM sta ora valutando le modalità per l’estensione delle tecnologie AI a tutti i dipartimenti, in modo da poter sfruttare appieno le potenzialità dei servizi cloud potenziati dall’intelligenza artificiale. Sarà necessario attendere i prossimi mesi per capire le reali potenzialità dell’AI nel settore della ricerca medica. I primi passi, però, sono molto promettenti.