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Il nuovo regolamento UE sulle batterie ha un cavillo anti Apple

Il regolamento UE sulle batterie ha un cavillo che limita la possibilità di Apple di impedire la sostituzione delle batterie da centri non autorizzati

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iphone batteria Fonte foto: DenPhotos / Shutterstock.com

Apple continua a dover fare i conti con le normative UE. In attesa di capire se la multa da 500 milioni di euro, anticipata da alcune indiscrezioni di queste ore, arriverà o meno, c’è un’altra questione da affrontare per la casa di Cupertino in Europa. Il nuovo regolamento UE relativo alle batterie dei dispositivi elettronici ha un cavillo che sembra quasi fatto apposta per contrastare le politiche Apple sulla sostituzione delle batterie dei suoi dispositivi.

Cosa dice l’UE sulle batterie

L’Articolo 11 del nuovo Regolamento UE relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, al comma 8, impone che il software di un dispositivo non venga utilizzato per “impedire la sostituzione di una batteria portatile o di una batteria per mezzi di trasporto leggeri o dei loro componenti essenziali con un’altra batteria o altri componenti essenziali compatibili.

L’indicazione fornita dall’UE è parte di un Regolamento più articolato che punta a garantire una corretta gestione delle batterie alla fine del ciclo di vita, per la salvaguardia ambientale, oltre che il diritto alla riparazione per i consumatori.

Cosa fa Apple

Apple ha adottato una serie di accorgimenti per disincentivare la sostituzione della batteria tramite centri non autorizzati. Il caso risale alla scorsa estate, più o meno in contemporanea alla definizione del Regolamento UE sulle batterie. iFixit.com, infatti, scoprì l’esistenza di un chip sulle batterie dei nuovi iPhone che la funzione di “certificare” il funzionamento della batteria.

La sostituzione della batteria con un’altra batteria dotata dello stesso chip non comporta alcuna differenza per il dispositivo. Per completare l’operazione, però, è necessario affidarsi a un centro autorizzato da Apple.

L‘installazione di una batteria non certificata, tramite un riparatore terzo, comporta una sostanziale modifica per il dispositivo. In questo caso, infatti, il software mostra un avviso di allerta.

La sostituzione della batteria, con il ricorso a un componente compatibile ma non certificato, inoltre, comporterà l‘impossibilità di accesso alle informazioni sullo stato di salute della batteria dell’iPhone.

Queste informazioni, di norma, sono disponibili nell’app Impostazioni del dispositivo, scorrendo l’elenco fino a individuare la voce Batteria e poi scegliendo l’opzione Stato e carica della batteria.

Apple, nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento UE, non può impedire la sostituzione della batteria di un iPhone tramite un riparatore terzo e, quindi, con l’installazione di un componente non certificato. La normativa, però, non impedisce di segnalare all’utente l’impossibilità di certificare la provenienza della batteria.

In questo caso, quindi, Apple sottolinea che non è in grado di garantire il corretto funzionamento del dispositivo, oltre che la sua sicurezza, non potendo risalire alla provenienza della batteria.

Le politiche di Apple sulle riparazioni e le normative UE potrebbero aver trovato un equilibrio: per i consumatori resta il diritto alla riparazione (e alla sostituzione della batteria) anche senza dover passare per i canali ufficiali Apple che potrebbero essere più costosi e/o più scomodi da usare per una minore diffusione sul territorio.