Libero
APP

IT-Wallet si allarga: chi può usarlo da oggi

Da oggi possono usare IT-Wallet 250 mila italiani che hanno scaricato l'app IO, ma non cambiano le modalità di inserimento dei 4 documenti che si possono caricare

Pubblicato:

Come previsto dalla roadmap ufficiale del Governo, da oggi l’accesso a IT-Wallet viene notevolmente allargato e molti più cittadini possono accedere al portafoglio all’interno dell’app IO. Si passa, infatti, dai 50.000 utenti del 23 ottobre ai 250 mila di oggi, in pratica cinque volte di più.

Quello che non cambia, invece, sono le funzioni al momento disponibili su IT-Wallet e i documenti che è possibile inserire, al momento limitati, e la procedura da seguire per aggiungere un documento personale al portafoglio virtuale. Il prossimo passo nell’allargamento della platea di utenti di IT-Wallet è già stato programmato: avverrà il 20 novembre.

Chi può usare IT-Wallet: la roadmap

Non tutti possono usare IT-Wallet già oggi, perché il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Agenzia per l’Italia Digitale e PagoPA, che presiedono allo sviluppo delle nuove funzioni dell’app IO, IT-Wallet compreso, hanno ben valutato di fare le cose con calma.

Una fretta eccessiva, infatti, si sarebbe quasi certamente trasformata in un clamoroso crash dei server di IO, rendendo anche altri servizi indisponibili per diverso tempo. Meglio, dunque, fare con calma e prevedere un’apertura scaglionata in più date:

  • 23 ottobre – primi 50 mila utenti
  • 6 novembre – primi 250 mila utenti
  • 20 novembre – 1 milione di utenti
  • 4 dicembre – IT-Wallet disponibile per tutti

La presenza, o meno, in uno di questi scaglioni è del tutto casuale: la piattaforma IO seleziona gli utenti e rende disponibile IT-Wallet man mano a più persone.

Chi oggi ha già a disposizione IT-Wallet, comunque, deve sapere che i documenti in esso contenuti possono essere esibiti durante un controllo di Polizia. In questa fase iniziale, però, l’agente potrebbe ancora chiedere al cittadino di esibire anche il documento cartaceo.

Come inserire i documenti su IT-Wallet

Al momento IT-Wallet può contenere solo 4 documenti:

  • Tessera sanitaria
  • Carta europea della disabilità
  • Patente di guida
  • Carta giovani nazionale

L’inserimento di questi documenti è immediato, tranne che per la patente che richiede un passaggio intermedio con la Motorizzazione Civile. Quest’ultima, entro una decina di giorni, elabora la richiesta e digitalizza la patente del cittadino, inviandola alla piattaforma IO, che la rende disponibile all’interno dell’app.

Aggiungere un documento a IT-Wallet è semplicissimo: basta aprire l’app IO, fare tap sulla tab Portafoglio e poi su “Aggiungi a portafoglio +“. A questo punto, nella schermata successiva, è necessario scegliere il tipo di documento da inserire e seguire poche successive indicazioni per rendere il documento disponibile dentro l’app.

IT-Wallet: crescono le polemiche

Da quando, il 23 ottobre scorso, la roadmap di IT-Wallet è entrata nel vivo contemporaneamente è partita una campagna denigratoria nei confronti di IO e del nuovo portafoglio digitale.

Una campagna basata, in gran parte, sulle più disparate teorie del complotto secondo le quali tutto il sistema IT-Wallet sarebbe gestito tramite server di Microsoft, posizionati in Oregon e in altri Stati USA, al fine di controllarci e ricattarci.

La teoria non ha alcun fondamento tecnico e chi mastica anche un minimo di informatica lo sa benissimo: è una clamorosa cantonata presa da chi scambia un sito web per un database e un’app in cloud.

PagoPA, tuttavia, ha preferito togliere di mezzo ogni dubbio e ha spiegato chiaramente come stanno le cose:

In seguito a quanto apparso su alcuni social media nei giorni scorsi circa la presunta localizzazione dei ‘server dell’identità digitale italiana’ negli Stati Uniti con specifico riferimento al sito web io.italia.it, la società PagoPA intende fare immediata chiarezza su informazioni del tutto prive di fondamento. Innanzitutto è bene precisare che non vi è alcuna correlazione tra l’identità digitale e il sito io.italia.it.

Quest’ultimo infatti è un mero dominio di secondo livello del dominio italia.it, di proprietà della Presidenza del Consiglio dei Ministri e nato nel 2004 quale ‘contenitore‘ per molteplici siti e servizi gestiti da enti diversi, tra cui anche il sito vetrina di App Io, l’app dei servizi pubblici sviluppata e gestita da PagoPa e cioè io.italia.it, un sito web statico che risponde a sole finalità divulgative, senza sessioni dati gestite.

Le componenti informatiche del sito web io.italia.it e del sito collegato ioapp.it, nonché le componenti dell’applicazione Io in sé sono ospitate sui sistemi di Microsoft Azure nelle Region North Italy nel primo caso (a Milano) e West Europe nel secondo caso (ad Amsterdam). Su Milano, in particolare, è attestata la maggior parte dei servizi gestiti dall’App Io, inclusa tutta la componente relativa alla funzionalità per la gestione dei Documenti su IO quale prima fase dell’It-Wallet.

Va infine ricordato che l’applicazione Io non salva le informazioni dei cittadini sui propri server, come ampiamente verificabile dall’architettura e dal codice open source. Infatti, i dati relativi alle credenziali di identità digitale, così come tutte le altre credenziali, sono nel pieno controllo dei cittadini in quanto salvate esclusivamente sui dispositivi.

Libero Shopping