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SCIENZA

Una luce gigante ha squarciato il cielo

L'oscurità dello spazio lascia il posto a qualcosa di incredibilmente brillante, che sembra squarciare il cielo: è la Nebulosa Elica, che si staglia nella costellazione dell'Acquario e lascia a bocca aperta

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Nebulosa elica: una luce ha squarciato il cielo Fonte foto: Nasa/@Nasa Instagram

Ancora una volta siamo davanti all’immensità dei fenomeni celesti, ancora una volta non possiamo che rimanere a bocca aperta dinanzi a ciò che il cielo ospita e ci mostra. La Nasa ha condiviso un suggestivo scatto della Nebulosa Elica, da sempre uno degli oggetti più osservati e ammirati dello spazio.

La Nebulosa Elica si presenta come una luce gigante che squarcia il cielo. È talmente particolare da aver ispirato astronomi e ricercatori per anni e non solo dal punto di vista scientifico: la suggestione che provoca e le emozioni che scatena hanno fatto sì che le siano stati dati nomi quasi poetici. E ancora una volta, la sua foto non fa che aumentare il suo potere attrattivo.

Una nebulosa planetaria mozzafiato

La foto che la Nasa ha proposto sul suo canale Instagram è, in realtà, uno scatto che risale al 2020. Lo scatto è stato realizzato grazie al contributo degli strumenti della Nasa, dell’Esa e della Caltech, usando sistemi a raggi X, ultravioletti e ottici all’avanguardia: nello specifico, la foto contiene dati a infrarossi raccolti del telescopio spaziale Spitzer della NASA (racchiusi nelle sfumature di rosso e verde) e informazioni catturate dalla luce ottica di Hubble (arancione e blu).

Non solo: preziose notizie arrivano anche dall’utilizzo della luce ultravioletta del Galaxy Evolution Explorer della NASA (che possiamo riscontrare nel colore ciano) e da quello dei raggi X di Chandra (che vediamo come puntini bianchi). Il post è stato pubblicato perché la Nebulosa Elica ci mette di fronte a un argomento sempre attuale: il fascino della morte delle stelle.

La fine delle stelle e le nebulose planetarie

Sì, perché le nebulose planetarie come la Nebulosa Elica altro non sono che un involucro incandescente di gas che si espande nella fase finale della vita delle stelle, quando sono in procinto di morire o sono già morte. Le nebulose non racchiudono pianeti e sono fenomeni classificati come “brevi”, considerando che durano poche decine di migliaia di anni, un tempo appunto limitato rispetto a quella che è la durata generica delle stelle.

Tuttavia, la Nebulosa Elica attira l’attenzione perché è l’esempio di ciò che succede al termine della vita di una stella come il nostro Sole: la stella morente si trasforma in una nana bianca, che risplende in modo talmente tanto intenso da rendere fluorescente il gas espulso durante gli ultimi “momenti” di vita. Questa Nebulosa viene da sempre paragonata a un’occhio per la sua forma peculiare: c’è chi l’ha definita “Occhio di Gatto” e chi, in maniera ancor più mistica, l’ha ribattezzata “Occhio di Dio”, proprio perché è come se “vedesse” e ci facesse vedere la nostra fine.

La Nebulosa Elica e il nostro Sole

E no, non si tratta di un’esagerazione apocalittica. In effetti, infatti, anche il nostro Sole morirà: la sua fine è prevista fra circa 5 miliardi di anni. E ciò che succederà sarà esattamente ciò che vediamo nella Nebulosa Elica: una volta finito il suo “carburante”, il Sole si espanderà e i suoi strati esterni si gonfieranno. In seguito, il suo nucleo si restringerà e diventerà luminoso.

E noi? È inutile dirlo, ma è davvero troppo presto per determinare ciò che sarà dell’umanità. Di certo, però, nell’Universo si creerà un nuovo spettacolo di luci e colori. E anche quello parlerà di morte. E, chissà, forse anche di nuovi inizi.