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Su Marte potrebbero vivere degli "insetti alieni": la scoperta

E se vi dicessimo che su Marte potrebbero vivere degli "insetti alieni"? No, non è uno scherzo: l'ultima scoperta ha dell'incredibile e potrebbe cambiare tutto.

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Nuova scoperta sulla vita microbica su Marte Fonte foto: 123RF

Non abbiamo mai smesso di parlare del Pianeta Rosso che da sempre è uno dei mondi più affascinanti e misteriosi su cui l’umanità si sia interrogata. Gli ultimi mesi, però, sono stati quelli della svolta con immagini, scoperte e nuove informazioni che hanno profondamente messo in crisi ciò di cui gli scienziati erano sempre stati convinti. E oggi, come se non bastasse, è stato scoperto qualcosa di inedito, che potrebbe essere la base per il prosperare di “insetti alieni” su Marte.

“Insetti alieni” potrebbero vivere sul Pianeta Rosso

Quel che gli astronomi hanno visto su Marte è stato davvero inaspettato: una massiccia colonna di roccia fusa che si estende per più di 4.000 chilometri di larghezza al di sotto delle pianure settentrionali del Pianeta Rosso. Sulla Terra (come su Venere) è piuttosto comune osservare una simile attività. Basti pensare che l’aspetto del nostro Pianeta e i suoi cambiamenti sono dovuti proprio alla tettonica a placche, scaturita dalle eruzioni vulcaniche e quindi dal flusso di magma e materiale a temperature elevatissime negli strati più profondi, oltre il sottosuolo.

Su Marte il cosiddetto “pennacchio attivo” era l’ultima cosa che ci si aspettava di trovare. La scoperta è avvenuta grazie al lavoro degli scienziati del Lunar & Planetary Laboratory dell’Università dell’Arizona che, servendosi dei dati del rover InSight della NASA – che è atterrato per la prima volta su Marte nel 2018 – ha identificato una serie di terremoti all’interno della superficie marziana. Il risultato di tale analisi suggerisce che l’ambiente determinato da questi fenomeni, ricco di metano e idrogeno, potrebbe essere ideale per la vita microbica, esattamente come accade sulla Terra. Quelli che simpaticamente gli scienziati hanno definito come “insetti alieni”.

Marte, un pianeta più vivo che mai

Da sempre Marte è considerato un Pianeta “morto”, ricoperto da un vasto deserto arido e glaciale sul quale la vita sarebbe praticamente impossibile. Eppure questa nuova ricerca fornisce ulteriori prove che il Pianeta Rosso è più vivo che mai e potrebbe continuare a sorprenderci.

La superficie di Marte è silenziosa, ma trae in inganno. Quando gli astronomi hanno deciso di concentrarsi sul bacino di atterraggio di InSight, la Cerberus Fossae che ospita il complesso vulcanico Elysium Planitia, erano davvero convinti di avere a che fare con “una delle regioni geologicamente più noiose di Marte, una bella superficie piatta che dovrebbe essere approssimativamente rappresentativa delle pianure del Pianeta” (e sono parole loro). Invece si son ritrovati di fronte a un vero e proprio potenziale rifugio per la vita che spiega, inoltre, come mai nei pressi di questa zona del Pianeta Rosso vengano rilevati di tanto in tanto dei terremoti.

“I nostri risultati dimostrano che l’interno di Marte è geodinamicamente attivo oggi – hanno affermato i geofisici planetari Adrien Broquet e Jeffrey Andrews-Hanna dell’Università dell’Arizona -. (…) Lo stesso calore del pennacchio che alimenta l’attività vulcanica e sismica in corso potrebbe anche sciogliere il ghiaccio per provocare le inondazioni e provocare reazioni chimiche che potrebbero sostenere la vita in profondità nel sottosuolo. I microbi sulla Terra prosperano in ambienti come questo e questo potrebbe essere vero anche su Marte”.