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Mascherine chirurgiche Sicura: innovazione e sicurezza Made in Italy

Mascherine e presidi sanitari caratterizzati da un alto potere filtrante

Mascherine chirurgiche Sicura: innovazione e sicurezza Made in Italy Fonte foto: 123rf

La pandemia ha modificato in modo profondo tutti gli ambiti della società: ha influenzato il nostro modo di relazionarci agli altri, comunicare, istruirci e lavorare. In questo contesto, tanti settori economici si sono dovuti fermare in modo improvviso e per un tempo indeterminato.

Tra questi spicca il settore eventi, considerato uno dei più rischiosi per la diffusione del virus. Molte imprese coinvolte si sono fermate, altre però hanno trovato nella riconversione e nell’innovazione un’opportunità di crescita. Sicura è uno dei massimi esempi in questo caso. È nata da un’idea di Sonia Del Freo, titolare dell’agenzia Altrieventi, imprenditrice con un’esperienza ventennale nell’organizzazione di eventi, che già all’inizio dell’emergenza ha compreso che il settore sarebbe stato tra i primi a fermarsi. Ha quindi pensato di trovare una soluzione imminente. In poche settimane ha avviato una nuova azienda per la produzione di mascherine e dispositivi di sicurezza. A circa un anno di distanza, Sicura Mascherine è uno dei principali produttori della Toscana. Le mascherine sono realizzate completamente in Italia, negli stabilimenti di Montignoso. Il lavoro è frutto di una ricerca attenta ai migliori materiali presenti sul mercato e alle tecniche per realizzarli: nascono così presidi di protezione, costituiti da tre strati e ad alto potere filtrante, dotati di certificazione CE.

Caratteristiche tecniche delle mascherine Sicura: il meltblown

Le mascherine chirurgiche Sicura sono costituite da tre strati di Non woven, comunemente conosciuto come TNT (Tessuto Non Tessuto). Nella mascherina vengono usati due tipi di TNT: il meltblown e lo spunbond. I due materiali hanno conformazione e funzionalità ben distinte.

Il meltblown costituisce lo strato intermedio e funge da filtro, ovvero rappresenta la barriera alle particelle di virus e batteri.

Sicura produce tre tipi di mascherina chirurgica, ed entrambi rispettano la normativa europea EN14683:2019:

  • Le mascherine chirurgiche di tipo I garantiscono un grado di filtrazione (BFE) maggiore del 95%
  • Le mascherine di tipo II arrivano a filtrare più del 99% del virus
  • Le mascherine IIr oltre a filtrare più del 99% di batteri, sono resistenti agli spruzzi e quindi indicate in ambito medico

Ma non è finita qui: per renderla ancora più sicura ed efficace, la mascherina è costruita da altri due strati, uno a contatto con il viso ed uno esterno, realizzati in spunbond.

Sicura Mascherine chirurgiche certificateFonte foto: Sicura Mascherine

 

Caratteristiche delle mascherine Sicura: lo spunbond

I due strati di spunbond, uno a contatto con il viso e uno esterno, hanno lo scopo di trattenere l’umidità in entrata e in uscita.

Lo spunbond è un TNT che rende la mascherina impermeabile e trattiene l’umidità proveniente dal respiro. Quindi se lo strato intermedio filtra, gli altri due trattengono l’umidità e hanno una certa resistenza verso l’esterno.

Grazie a queste proprietà, viene usato per bloccare l’umidità del respiro, ma anche eventuali sostanze organiche provenienti dall’esterno, incluse le famose droplet, ovvero le gocce di saliva, veicolo del Covid-19.

Le mascherine Sicura vengono testate continuamente per provare la capacità di filtraggio e la resistenza a sostanze organiche esterne. A tal proposito, sui presidi del marchio viene eseguito lo splash test.

Il test, effettuato dall’Università di Bologna, serve a verificare la resistenza della mascherina a potenziali schizzi di sangue ed è quindi utile quando il presidio è usato in ambito sanitario. Durante il controllo, unico in Italia, viene spruzzata una sostanza chimicamente simile al sangue sullo strato esterno della mascherina, che poi si smonta e si valuta quanto la sostanza è andata a fondo. Questo è solo uno dei controlli a cui sono sottoposti i prodotti Sicura: l’obiettivo è fornire ai clienti presidi sicuri e affidabili contro il virus.

Nascono così le mascherine composte da tre strati SMS, ovvero integrando Spunbond, Meltblown e nuovamente Spunbond.

Le tecnologie usate in azienda

L’evoluzione dell’azienda è avvenuta velocemente. L’idea di produrre mascherine è arrivata a marzo 2020, quando in Italia questo bene era prodotto da poche industrie. In poche settimane, Sicura ha implementato le sue due linee produttive sanificate e automatizzate, capaci di produrre costantemente da 80 a 100 mascherine al minuto ciascuna.

Tutto viene creato in Italia, dove i prodotti sono sottoposti a test, per l’ottenimento della certificazione CE. Ciò significa che le mascherine rispettano gli standard europei e hanno una provenienza certa, frutto di un lavoro locale e in gran parte artigianale.

I dipendenti oggi sono in tutto 12 e lo stabilimento realizza circa 70.000 pezzi alla settimana, che corrisponde al fabbisogno della Provincia di Massa Carrara e che quindi rientrerebbe nel concetto, che si sta diffondendo nelle ultime settimane di “mascherina a chilometro zero”.

Le mascherine vengono fornite sia ad altre aziende (in particolare industrie del settore alimentare e sanitario) sia vendute online tramite l’e-commerce, raggiungibile dal sito web Sicura Mascherine.

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