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Sul Monte Fuji non c'è neve, dopo 130 anni è la prima volta che capita a novembre

Non si vede ancora il cappello di neve sul Monte Fuji: è allarme cambiamento climatico in Giappone

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L’emergenza climatica sta provocando trasformazioni in tutto il mondo. Alcune di queste decisamente devastanti. Altre invece rappresentano dei tasselli in un quadro più ampio, che mostrerà la sua drammaticità nel corso degli anni a venire.

Nessun Paese è escluso da questo scenario e in particolare l’attenzione è di recente ricaduta sul Giappone. Nello specifico si parla della superficie del celeberrimo Monte Fuji. Perché la cima non è ancora innevata? Tutti conoscono l’iconica foto da cartolina, che in questo 2024 si sta facendo attendere. Il caldo si sta protraendo ben oltre le tempistiche classiche, segnando un nuovo record (negativo) dopo più di un secolo.

Non c’è neve in Giappone

Di colpo tutti parlano del Monte Fuji e, considerando il periodo dell’anno, non ci sarebbe nulla di strano. Ci si aspetta infatti, a un passo da dicembre, tutta una serie di foto ben note, così come di viaggi in terra nipponica. Conosciamo bene quelle che sono le ripetitive tendenze dei social.

Il discorso è però ben differente, dal momento che si parla del Fuji con toni negativi. L’iconica montagna non presenta ancora una cima innevata, come al solito. Il 2024 ha di fatto battuto un record, storico, che resisteva dall’Ottocento.

Siamo ormai ben abituati, da differenti generazioni, a vedere il Fuji ricoperto di neve fin dai primi giorni di ottobre. Fino al 28 ottobre di quest’anno, però, non si è posato neanche un fiocco. La data è ormai superata e l’allarme non è affatto rientrato. Restiamo però ancorati a questo giorno perché è quello di riferimento delle parole di Yutaka Katsuta, meteorologo del Kofu Local Meteorological Office. A suo dire, per poter ritrovare un’innevata così ritardataria occorre tornare indietro nei documenti fino al 1894. Si parla di ben 130 anni. Un autunno decisamente anomalo, non vi è dubbio in merito. Il meteo è prevedibilmente “impazzito”, in conseguenza del riscaldamento globale, come i disastri in Spagna e Italia ben dimostrano.

Monte Fuji

Novembre è ormai iniziato e il problema neve è ancora decisamente vivo in Giappone. Non è però la prima volta che dei ritardi sono stati evidenziati, anzi. Le stranezze del clima hanno portato nel 2008 a un anticipo della nevicata da record, precisamente il 9 agosto. Il 26 ottobre era stato invece fino a oggi il punto più tardo toccato da fine Ottocento, tanto nel 1955 quanto nel 2016.

Sappiamo che il Fuji, che vanta 3.776 metri d’altezza, è un vulcano attivo. L’ultima eruzione risale al 1707 e, anno dopo anno, vede sciogliersi la neve accumulata a partire dall’estate. In Giappone è però tradizione il suo ritorno in autunno. Quest’anno però la stagione calda ha registrato le temperature più alte di sempre (da quando vengono registrate scientificamente) in Giappone.

Tra giugno e agosto 2024 la temperatura media è stata di 1,76°C più elevata rispetto alla media del periodo intercorso tra il 1991 e il 2020. Un caldo persistente che ha ovviamente allontanato la neve dal panorama. Presto o tardi la cima ritroverà il suo cappello bianco classico ma, per ora, il Fuji si impone come un promemoria gigantesco del cambiamento climatico in atto.

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