Oggi esce Strappare lungo i bordi: chi è Zerocalcare e perché guardarla
Strappare lungo i bordi è una delle serie più attese dell'anno e, finalmente, è arrivata su Netflix: ecco perché guardarla e chi è l'autore Zerocalcare
L’attesa è terminata, oggi 17 novembre 2021 ha debuttato su Netflix Strappare lungo i bordi, la nuova serie tv ideata, scritta e interpretata da Zerocalcare, nome d’arte di Michele Rech, famoso fumettista romano, interprete della generazione un po’ disillusa dei Millennial. Presentato durante la Festa del Cinema di Roma, lo show è tra i più attesi dell’anno in Italia.
La serie è prodotta da Movimenti Production in collaborazione con BAO Publishing, ovvero la casa editrice che si è occupata di quasi tutte le produzioni di Zerocalcare. I fan saranno davvero contenti di guardare questa serie, che racchiude l’anima delle tavole più famose. Infatti, ritornano alcuni dei personaggi già famosi su carta, tra cui l’iconico Armadillo, che ha la voce di Valerio Mastandrea. Ma questa non è l’unica curiosità da conoscere sui sei episodi che compongono la serie. Ce ne sono tante altre da scoprire su Zerocalcare, utili per comprendere meglio lo show. Segue una breve recensione, senza spoiler.
Chi è Zerocalcare e come nasce la serie tv
Zerocalcare è il nome d’arte di Michele Rech, nato il 12 dicembre 1983 a Cortona. Dopo aver trascorso i primi anni in Francia, Paese d’origine della madre, ritorna con la sua famiglia a Roma, nella zona Rebibbia-Ponte Mammolo, città e quartiere sono cruciali per l’evoluzione della narrazione.
Una curiosità sul nome d’arte è che nacque quando, al momento di scegliere un nickname, si ispirò a una pubblicità di un prodotto anti-calcare che veniva trasmessa proprio in quell’attimo. Da allora, questo è il nome d’arte che gli ha portato fortuna e lo ha fatto diventare sempre più famoso sul web e poi con i suoi libri. Alla fine del 2019 ha superato un milione di copie vendute.
D’altronde, il fumettista ha da subito le idee chiare sul suo futuro: terminata la scuola superiore si dedica anima e corpo alla sua arte. Il suo primo libro dal titolo La profezia dell’Armadillo è pubblicato nel 2011 e ha enorme successo, vincendo il premio Gran Guinigi per la “Migliore Storia Breve” nel 2012. Fino ad arrivare al 2020: l’anno della pandemia, Zerocalcare partecipa al programma tv Propaganda Live con un diario di bordo a fumetti che si intitola Rebibbia Quarantine. Infine, nel 2021 finalmente annuncia la sua serie tv.
Strappare lungo i bordi: breve recensione
La serie tv Strappare lungo i bordi è composta da 6 episodi di circa 15 minuti ciascuno ed è arrivata su Netflix alle ore 9 del 17 novembre. Puntata dopo puntata vengono snocciolati i flussi di coscienza di Zerocalcare, a cui il pubblico delle opere cartacee è abituato: il protagonista si interroga, ancora una volta, su alcune questioni esistenziali.
La coscienza dell’autore, come più volte annunciato, è interpretata dall’Armadillo. Guardare la serie significa immergersi nella vita di Zerocalcare, che narra ogni episodio, ma anche in quella di un pubblico composto soprattutto da nati negli anni Ottanta, i cosiddetti Millennial, che possono ritrovare alcuni dei più importanti momenti storici, ma anche le proprie insicurezze e domande comuni.
La ciliegina sulla torta? La colonna sonora è del cantautore romano Giancane, che collabora con Zerocalcare già dal 2018 che ha cantato anche la sigla di Rebibbia Quarantine.