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I posti più sicuri dove rifugiarsi in caso di fulmini

Cosa fare se si è all'aperto e inizia a diluviare? Ecco come difendersi dai fulmini: i luoghi più sicuri e le azioni pericolose da evitare a ogni costo

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Chi ama stare all’aria aperta, magari cimentandosi in percorsi di trekking, si sarà di certo chiesto almeno una volta come trovare riparo dai fulmini. Quando fuori c’è una tempesta in atto, il luogo più sicuro è ovviamente casa propria. Cosa fare, però, quando ciò non è un’opzione e ci si ritrova in uno spazio aperto, alla mercé delle nuvole?

Per quanto sia scontato, è bene ricordare come il primo passo debba sempre essere quello di consultare il bollettino meteo prima di organizzare un’attività all’aperto. Tanto d’estate quanto d’inverno, scherzare con madre natura non è mai una buona idea. Detto ciò, se si viene travolti da un’improvvisa nube temporalesca, non prevista, o se per qualsiasi ragione non si è stati in grado di tornare al riparo per tempo, ecco dei consigli che, letteralmente, possono salvare la vita.

Come ripararsi dai fulmini all’aperto

Il sito della Protezione Civile parla chiaro: “All’aperto nessun luogo è sicuro”. La prima cosa da fare, qualora possibile, è raggiungere un’area al chiuso, dove attendere almeno 30 minuti dopo l’ultimo tuono prima di uscire. Non basta di certo avere la testa coperta. Non si sta tentando di evitarsi un malanno a causa della pioggia battente. Da evitare verande, gazebi e tettoie.

Un luogo al chiuso d’emergenza molto efficace è la propria auto. Tutti i finestrini devono essere chiusi, così come le portiere, e l’antenna della radio va abbassata o rimossa. La carrozzeria in metallo riesce a condurre l’elettricità in superficie, evitandone l’ingresso nell’abitacolo.

Al di là dei materiali, i bersagli più comuni per una scarica elettrica sono quelli alti, dunque alberi e pali ad esempio, o comunque sporgenti. Elemento cruciale di cui tener conto, dal momento che in un ambiente totalmente piatto, come ad esempio un enorme prato all’inglese privo di alberi, quell’elemento alto e sporgente rispetto a tutto il resto potrebbe essere un umano. Attenzione inoltre agli oggetti appuntiti, “vittime preferite” dei fulmini. Da riporre quindi sia ombrelli che canne da pesca e simili.

Non rappresentano un rischio i piccoli oggetti metallici, come le chiavi dell’auto, ma di certo si tratta di un buon conduttore, quindi stare alla larga da grandi ammassi è consigliabile. Via da ringhiere, reti o recinzioni, ad esempio. Se si viene sopresi in campeggio, è da ricercare una struttura in muratura. Se invece non si ha altro che la tenda, da evitare il contatto con oggetti metallici, isolandosi con qualsiasi materiale a disposizione. Al mare, invece, è ovviamente cruciale restare lontani dall’acqua, considerando anche il rischio di folgorazione indiretta. Anche in questo caso, edifici in muratura o auto sono la via più sicura da seguire. In montagna, infine, è fondamentale scendere immediatamente di quota, evitando la permanenza su creste o vette. Tenersi alla larga, laddove possibile, da percorsi con funi e scale metalliche.

Pericolo fulmini: cosa non fare

Il primo consiglio è quello di evitare di ignorare i segnali della natura. Riuscire a muoversi per tempo è cruciale per uscire da una situazione di pericolo senza riportare danni. Detto ciò, nel peggior scenario possibile, all’aperto, con la propria auto distante svariati km, così come il primo edificio in muratura, circondati da alti alberi o in una radura totalmente non riparata in cui si è il solo elemento elevato in vista, ecco cosa fare.

Occorre rimpicciolirsi, per quanto possa sembrare un consiglio insulso. Si consiglia di accovacciarsi, tenendo i piedi uniti, riducendo l’intensità della corrente in grado di attraversare il nostro corpo. Restiamo alla larga da grandi quantitativi di metallo e non teniamo oggetti in corrente, quindi non teniamo, ad esempio, lo smartphone connesso alla batteria portatile. Da ricordare, inoltre, come il nostro corpo possa attirare fulmini, quindi se si è in gruppo si sconsiglia di muoversi tenendosi per mano. Ciò può dare una sensazione di conforto ma, al tempo stesso, è un rischio. Occorre camminare ben distanti, almeno 10 metri gli uni dagli altri.