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Privacy WhatsApp: un altro Paese blocca l'aggiornamento

Ennesima critica da parte di un'autorità garante nei confronti di WhatsApp per l'annunciato cambio di privacy policy che entrerà in vigore in tutto il mondo il 15 maggio.

nuova privacy whatsapp Fonte foto: lenscap50 - stock.adobe.com

La nuova privacy policy di WhatsApp, che entra in vigore in tutto il mondo a partire dal 15 maggio (e fuori dall’UE non c’è modo di evitarlo: chi non l’accetta non può usare WhatsApp), continua a raccogliere critiche. Dopo il pronunciamento ufficiale del Garante per la Privacy italiano, che ha definito il messaggio di annuncio della nuova policy troppo vago e incomprensibile per gli utenti, e dopo l’email di fuoco inviata ai vertici di WhatsApp dal Governo indiano, ora anche i sudafricani si oppongono all’aggiornamento.

L’Autorità di regolazione dell’Informazione del Sud Africa, guidata dall’avvocatessa Pansy Tlakula, si è infatti pronunciata apertamente contro il cambio di privacy policy annunciato da WhatsApp anche agli utenti sudafricani. La sua critica è molto simile a quella avanzata dal Ministro indiano per la Tecnologia e riguarda la disparità di trattamento tra gli utenti europei e quelli del Sud Africa. Mai come in questo caso, quindi, la normativa europea sulla privacy si è mostrata in grado di fare scudo contro lo strapotere dei big del Web e, di fatti, la differenza di trattamento tra utenti UE e non UE c’è e se ne sono accorte anche le autorità extraeuropee.

Privacy WhatsApp: le critiche del Sud Africa

Pansy Tlakula parla chiaro: “Non capiamo per quale motivo Facebook abbia adottato questa differenza tra Europa e Africa. La nostra legislazione è molto simile a quella della UE“. Per tale motivo la presidente dell’Autorità sudafricana chiede un tavolo di confronto con i vertici Facebook.

Le parole espresse dalla Tlakula sembrano il copia e incolla di quelle inviate via email a WhatsApp il 18 gennaio dal Ministro indiano per l’Information Technology: “Questo trattamento differenziato pregiudica gli interessi degli utenti indiani ed è visto con grave preoccupazione dal Governo“.

Privacy WhatsApp: che succede in Europa

Tutti chiedono a WhatsApp, quindi, di essere trattati come noi europei. Per una volta, quindi, i vantaggi della normativa europea sulla privacy (la famosa e complicata direttiva GDPR) toccano la vita quotidiana dei cittadini in modo evidente e chiaro a tutti.

In Europa, grazie al GDPR, WhatsApp non può condividere con Facebook tutti i dati che verranno condivisi altrove. E WhatsApp lo ha pure detto chiaramente, sempre a gennaio, in una nota ufficiale riservata agli utenti residenti nella Regione europea: “Oggi, Facebook non usa le informazioni del tuo account WhatsApp per migliorare le tue esperienze con i prodotti di Facebook o per fornirti esperienze pubblicitarie più pertinenti su Facebook. Questo è il frutto di colloqui con la commissione per la protezione dei dati irlandese o IDPC (Irish Data Protection Commission) e le altre autorità europee per la protezione dei dati“.