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SCIENZA

Anche i ragni sanno fare musica, e possiamo ascoltarla

I ricercatori del MIT sono riusciti a trasformare in note le strutture 3D delle ragnatele. Il risultato è una melodia naturale che prova a dirci qualcosa.

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ragno Fonte foto: iStock

Il regno animale è una scoperta continua. Un susseguirsi di colori, equilibri precari e creature immortali di cui non riusciremmo neppure ad immaginare l’esistenza senza l’aiuto degli scienziati. Non solo, ascoltando bene e con i giusti strumenti, il mondo che ci circonda sa regalarci pure suoni molto simili a quella che potremmo definire musica.

Lo sanno bene i ragni, noti ingegneri e costruttori naturali, ora capaci di “reinventarsi” come talentuosi musicisti. Se è vero che dallo spazio – e in particolare da Venere – siamo riusciti a captare una inquietante e al tempo stesso affascinante melodia stellare, allo stesso modo restando sulla Terra un gruppo di ricercatori è stato infatti capace di tradurre in onde sonore le sofisticate strutture delle ragnatele. Uno studio che può apparire curioso, ma che in termini pratici può tradursi in utili applicazioni in diversi settori della tecnologia e della scienza: pensiamo alla stampa 3D o alla possibile comunicazione tra specie diverse.

Le note “sottili” dei ragni

Un team di ricercatori del MIT – il Massachusetts Institute of Technology, una delle più importanti università di ricerca al mondo – guidato da Markus Buheler, ha quindi creato un sistema audiovisivo che ci permette di immergerci in un viaggio sensoriale nel mondo “musicale” dei ragni. Per suoni di certo insoliti, ma che potrebbero risultarvi addirittura più piacevoli della vostra stessa voce.

Come spiegato dal responsabile del progetto, queste creature tessitrici non sono dotate di una buona vista. Non a caso vanno ad ottenere la maggior parte delle informazioni sul mondo esterno sfruttando le vibrazioni delle loro ragnatele. Buheler, per altro grande appassionato di musica e composizione musicale, ha deciso di trasformare le linee geometriche delle ragnatele in note e suoni percepibili anche dall’uomo. Ciò è stato possibile utilizzando uno scanner 2D, con cui per l’appunto sono state scannerizzate le ragnatele, poi ricostruite in tre dimensioni grazie all’aiuto del computer. Successivamente, ad ogni filo è stato associato un suono: il risultato – che potete ascoltare anche voi su YouTube – è una sorta di melodia che pare suonata da uno strumento assai simile ad un’arpa.

Non è tutto, perché i ricercatori hanno anche realizzato un’app in realtà virtuale che permette di camminare all’interno della ragnatela per esplorarla. Proprio come hanno fatto gli studiosi, che hanno scansionato in tempo reale la realizzazione della tela per comprendere come fanno i ragni a costruirla.

Come dicevamo, la ricostruzione della melodia degli aracnidi potrà aprire a svariate possibilità dal punto di vista pratico. Un esempio concreto è la realizzazione di stampanti 3D che imitano gli step di tessitura dei ragni, e da utilizzare per creare dal nulla minuscoli circuiti elettronici. La stessa “musica” aiuterà gli scienziati del MIT a capire come i ragni comunicano tra loro in ogni fase della loro vita, e se sia possibile influenzarne in qualche modo il comportamento.

Andrea Guerriero

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