Recensione Video Google Pixel 6 Pro, finalmente anche in Italia
A distanza di qualche mese dal lancio nei paesi anglosassoni, arriva anche in Italia lo smartphone ideato e realizzato da Google, con una fotocamera al top
Oggi ci occupiamo di uno smartphone che finalmente arriva in Italia, Google Pixel 6, che viene commercializzato in due versioni, che si differenziano per alcuni dettagli della fotocamera e del display, oltre che per la dimensione della batteria. Nel nostro paese pixel non è mai stato un marchio particolarmente forte ma in molti mercati del mondo rappresenta l’espressione più pura degli smartphone Android, che quest’anno Google a portato alla massima potenza grazie ad un linguaggio del design molto originale e alla creazione di un processore costruito appositamente per questo smartphone.
Il design e il display
Partiamo dal design: non è scontato che piaccia, anzi probabilmente è più facile che accada il contrario, ma in realtà la scelta di Google ha senso perché rappresenta un modo di incassare le fotocamere originale, tra l’altro permette di appoggiare il telefono su una superficie senza alcun tipo di problema e può essere un segno distintivo nel tempo. Arrivano due modelli sul mercato, che si differenziano per il display, il tipo di fotocamera e la dimensione della batteria: noi ci concentriamo sul modello più importante, Google pixel 6 pro, che ha uno schermo davvero gigantesco da 6.7 pollici, con un’ottima definizione e una frequenza di aggiornamento elevata, qualità davvero notevole. Quello che ci piace meno è la scelta di utilizzare uno schermo con bordi curvi che oggi molti altri produttori stanno abbandonando, così come non ci ha fatto impazzire il sensore delle impronte digitali che non è velocissimo, purtroppo però questo smartphone non si può sbloccare con il volto.
Fotocamera aiutata dall’intelligenza artificiale
Il punto di forza di questo smartphone viene sicuramente dalla fotocamera, a partire da quella frontale con una ripresa molto ampia, con 11 megapixel e il supporto dell’intelligenza artificiale per l’elaborazione di qualunque tipo di scatto. Si possono anche girare video con definizione 4k. Ovviamente anche la fotocamera posteriore rappresenta uno standard incredibilmente elevato, come sempre è successo per gli smartphone pixel. In questo caso proprio nella fotocamera posteriore c’è una delle differenze principali tra il modello semplice e il modello pro. Ci sono 3 sensori, principale da 50 mpx, zoom da 48 e grandangolo da 12: Tutti questi sensori possono usare la fotografia computazionale e permettono di fare delle cose incredibili in post produzione come la cancellazione di particolari delle immagini, che vengono rielaborate con l’intelligenza artificiale in modo davvero strepitoso.
A dire il vero, non si possono fare scatti da 50 mega pixel, perché il processore combina i pixel e genera immagini da 12,5 megapixel, ma il risultato è veramente sempre eccellente. A volte, forse, l’elaborazione delle foto è sin troppo esagerata. I sensori sono in grado addirittura di riconoscere il colore della pelle che viene catturata per trovare la migliore tonalità possibile in funzione proprio del colore stesso.
Un nuovo processore, costruito ad hoc
Un altro elemento distintivo importante è quello del processore Tensor, perché parliamo di una soluzione costruita su misura per le necessità di Google, che consente dunque di assolvere ad alcune funzioni che per l’azienda sono importanti, in particolare per l’uso dell’intelligenza artificiale. Alcune funzioni molto carine sono stati ereditate dai modelli precedenti come quella che ci mostra sempre sul display quale canzone stiamo ascoltando. Non sono ancora disponibili da noi invece alcune opzioni legate all’uso intensivo dell’intelligenza artificiale come quella che filtra le telefonate in arrivo rispondendo per noi, oppure quella che è in grado addirittura di effettuare delle chiamate ad esempio per prenotare degli appuntamenti. Un’altra funzione importante è quella delle trascrizioni automatiche di ciò che noi stiamo guardando, stanno aumentando le lingue supportate e l’italiano sarà presto ancora più affidabile. Incredibile l’efficacia della dettatura vocale, per dettare con la voce i messaggi o le e-mail da scrivere con il telefono.
Batteria così così
Quello che non ci ha invece impressionato è la batteria, la cui capacità è buona ma non eccellente: in realtà non dovremmo probabilmente parlare di capacità, perché tutto sommato quella è in linea con molti altri smartphone in circolazione ma di gestione dei consumi. Questo nuovo Google pixel 6 pro, ma vale anche per il modello base, ha moltissimi pregi, ma non quello dell’autonomia.
I due modelli arrivano in Italia a breve, ma per il momento si acquistano solo online, non è ancora possibile sapere se arriveranno mai nei nostri negozi.