Samsung rivoluziona i Galaxy S
Dopo anni di differenziazione dei chip tra i modelli venduti in America e quelli venduti in Asia e Europa, Samsung starebbe per cambiare politica: quale chip per i prossimi top di gamma?
Da diversi anni a questa parte, ogni volta che Samsung presenta un nuovo top di gamma Galaxy S tutti gli appassionati del marchio si fanno la stessa domanda: in Italia arriva la versione col chip Qualcomm Snapdragon o quella col chip Samsung Exynos? Puntualmente la risposta è “Exynos“, il fan è deluso, ma alla fine il telefono lo compra lo stesso.
Va avanti così da anni: Samsung produce sempre due versioni dei Galaxy S: quella destinata al mercato americano, con a bordo il chip migliore di Qualcomm per quell’anno, e l’altra destinata all’Europa e al mercato asiatico, con a bordo il miglior chip Exynos dell’anno. Quest’ultimo si è sempre rivelato inferiore per prestazioni all’alternativa prodotta da Qualcomm e la storia si è ripetuta anche quest’anno, su Samsung Galaxy S22: la versione americana ha lo Snapdragon 8 Gen 1, quella europea ha l’Exynos 2200. E l’Exynos va meno forte dello Snapdragon. Adesso, a sentire le notizie che arrivano dalla Corea del Sud, Samsung avrebbe fatto una scelta molto importante in merito ai chip.
Galaxy S: addio Exynos
Secondo quanto riportato da BusinessKorea, Samsung non userà più i chip prodotti in casa dalla consociata Exynos sui suoi futuri top di gamma, neanche quelli in versione FE, cioè “Fan Edition“. Il che si traduce nel fatto che Samsung Galaxy S22 FE, in arrivo quest’anno, non avrà un chip Exynos.
Ma non lo avrà neanche Samsung Galaxy S23, in arrivo l’anno prossimo. Resta da capire, però, se entrambi questi modelli useranno solo chip prodotti da Qualcomm, oppure Samsung si rivolgerà ad un altro fornitore ancora: MediaTek.
MediaTek su Galaxy S22 FE
L’ipotesi al momento più credibile è che Samsung non voglia usare il chip MediaTek Dimensity 9000 sui suoi prossimi Galaxy S23, per diversi motivi. Il primo è di marketing: Dimensity 9000 è un ottimo chip, con prestazioni vicinissime a Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 (come dimostrano i benchmark su smartphone realmente in vendita), ma agli occhi del cliente medio un 9000 non vale quanto un 8 Gen 1.
E’ una questione di percezione, non di tecnologia e, di conseguenza, Samsung non può farci nulla e deve prendere le cose come stanno evitando di usare un chip ritenuto “non premium” su un prodotto che si vanta di essere “premium“.
Diversa, invece, è la situazione su Galaxy S22 FE. Come tutte le “Fan Edition“, infatti, anche Galaxy S22 FE sarà la versione un po’ più economica del top di gamma Samsung dell’anno, in questo caso di Galaxy S22. Su un prodotto del genere, quindi, un chip ottimo ma non “prestigioso” come il Dimensity 9000 ci sta come la ciliegina sulla torta alla panna.
Ricapitolando, quindi, Samsung si appresta a fare una vera rivoluzione: gli Exynos verranno usati solo sulla gamma media e bassa dei Galaxy (quindi sui Galaxy M e Galaxy A); i Qualcomm Snapdragon sui top di gamma Galaxy S venduti in tutto il mondo; i MediaTek Dimensity 9000 saranno usati per la “Fan Edition” del Galaxy S22, mentre i MediaTek di fascia più bassa continueranno ad essere usati anche per i Galaxy A.
Dall’anno prossimo, quindi, se BusinessKorea ha ragione non dovremo più chiederci quale versione di Galaxy S arriva in Italia.