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SCIENZA

Scoperta una stella nana bianca in grado di distruggere i pianeti, anche il nostro

Nuovi studi fanno luce sul modo in cui una stella nana bianca è in grado di distruggere completamente il suo sistema planetario: è il futuro del nostro pianeta?

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Immaginare che là fuori, nello spazio profondo, ci sia una stella in grado di divorare decine di pianeti è davvero terrificante. E se anche il nostro fosse nella sua “lista”? In realtà, la situazione è molto più cristallina di quanto non si potrebbe pensare, e decisamente diversa da quella che sembra la trama di un film di fantascienza. La stella in questione è una nana bianca, ma non una nello specifico: qualsiasi stella, giunta alla fine della sua vita, può compiere questa strage. Anche il nostro Sole, che un giorno distruggerà l’intero sistema planetario in cui viviamo. Ecco cosa sappiamo.

Cos’è una stella nana bianca

Partiamo dall’inizio: la nana bianca è l’ultima fase dell’evoluzione di una stella di massa piccola o media. Vi arriva quando, avendo ormai finito il materiale nel suo nucleo da poter fondere, inizia ad essere pesantemente instabile e ad espellere i propri strati più esterni. Diventando sempre più piccola e massiccia, acquista una forza di gravità incredibile: secondo gli scienziati, tutto ciò che le passa accanto viene così attirato inesorabilmente verso di essa, la quale “strappa” pezzetti dell’oggetto celeste in questione, sino a ridurlo in frammenti che si scontrano l’uno con l’altro, trasformandosi in polvere.

Una stella divoratrice: i nuovi studi

I corpi celesti che vengono generalmente ridotti in polvere da una nana bianca sono i pianeti e i satelliti che vi orbitavano attorno quando era ancora una stella dotata della sua fusione nucleare. Questi oggetti possono essere tenuti sotto controllo dai ricercatori attraverso il metodo del transito: ovvero registrando i cali di luce proveniente dalla stella quando i corpi passano davanti ad essa. Un team di studiosi dell’Università di Warwick ha condotto un’interessante analisi su tre diverse nane bianche per 17 anni, verificando il modo in cui hanno influenzato la distruzione dei loro sistemi planetari.

Lo studio, pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, ha dato risultati contrastanti. La prima stella, nota come ZTF J0328-1219, è apparsa molto stabile negli ultimi anni, ma porta ancora le tracce di un grave evento catastrofico avvenuto attorno al 2010. La seconda, nota come ZTF j0923+4236, ogni due mesi viene oscurata in modo irregolare, probabilmente per via dei frammenti e delle polveri dei suoi pianeti ormai disintegrati che continuano ad orbitare attorno ad essa. Infine, la terza (chiamata WD 1145+017) è quella che più si adattava bene ai modelli teorici, con transiti regolari che, tuttavia, nell’ultima fase sono completamente scomparsi.

“Il sistema, nel complesso, sta gradualmente diventando più luminoso, man mano che la polvere prodotta dalle collisioni catastrofiche avvenute attorno al 2015 si disperde. La natura imprevedibile di questi transiti può far impazzire gli astronomi: un minuto sono lì, il minuto dopo non ci sono più. E questo indica l’ambiente caotico in cui si trovano” – ha affermato il professor Boris Gaensicke del dipartimento di Fisica dell’Università di Warwick. Tutto ciò dimostra che il fenomeno delle nane bianche è ben più complesso di quanto inizialmente immaginato.

Il futuro della Terra e del Sistema Solare

E a proposito, che ne sarà della Terra e del nostro Sistema Solare? Il Sole, un giorno ancora molto lontano (tra circa 5 miliardi di anni), diventerà una stella nana bianca. Naturalmente, non potrà che comportarsi come tale: i pianeti che orbitano attorno ad esso, i satelliti naturali e persino gli asteroidi verranno distrutti rapidamente, fino ad essere trasformati in polvere. Ma il destino del nostro pianeta sembra essere diverso: secondo gli scienziati, infatti, la Terra verrà inghiottita da un Sole in espansione, ben prima che quest’ultimo arrivi alla fase di nana bianca.