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SCIENZA

Hanno scoperto tre potenziali super-Terre a circa 55 anni luce da noi

Una scoperta inaspettata a 55 anni luce da noi: un team di ricercatori ha scoperto tre esopianeti potenziali super-Terre che orbitano attorno a una stella simile al nostro Sole.

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Scoperti tre esopianeti potenziali super-Terre Fonte foto: 123RF

Un team internazionale di astronomi guidati dalla dottoressa Shweta Dalal dell’Università di Exeter ha scoperto tre esopianeti in orbita attorno a una stella situata a circa 55 anni luce dalla Terra. Tre esopianeti che nello specifico sono potenziali super-Terre che orbitano attorno a una stella molto simile al nostro Sole, uno dei quali – quello più esterno – risiede nella cosiddetta zona abitabile della sua stella ospite.

La nuova scoperta

I risultati dello studio dal titolo Trio of super-Earth candidates orbiting K-dwarf HD 48948: a new habitable zone candidate sono stati pubblicati sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society il 24 giugno 2024. I tre esopianeti in questione orbitano attorno alla stella nana arancione HD 48498, situata a circa 55 anni luce dalla Terra rispettivamente in 7, 38 e 151 giorni terrestri.

L’eccezionalità della scoperta è data in particolare da uno di questi tre esopianeti, il più esterno, che risiede nella zona abitabile della sua stella ospite. Questo significa che si trova in condizioni che potrebbero consentire all’acqua liquida di esistere senza bollire o congelarsi. Per questo viene definito pianeta Goldilocks (o “riccioli d’oro”). Con questa definizione – tratta dall’omonima fiaba per bambini – ci si riferisce a pianeti generalmente di dimensioni simili a quelle della Terra (ma non solo, vi rientrano anche i giganti gassosi dotati di esolune di dimensioni terrestri) che non sono troppo vicini né troppo lontani da una stella, quindi non escludendo la presenza di acqua sulla loro superficie ammettono la possibilità che vi sia vita. La Terra stessa è un esempio di pianeta “riccioli d’oro”.

Il team guidato dalla dottoressa Shweta Dalal ha sottolineato l’importanza della nuova scoperta perché, di fatto, la stella HD 48498 così (relativamente) vicina a noi è simile al nostro Sole. Quindi siamo di fronte al sistema planetario più vicino a ospitare una Super-Terra nella zona abitabile attorno a una stella simile al Sole. “La scoperta di questa Super-Terra nella zona abitabile attorno a una stella arancione è un entusiasmante passo avanti nella nostra ricerca per trovare pianeti abitabili attorno a stelle di tipo solare“, ha affermato la dottoressa Dalal.

Cos’è una super-Terra

Le tre potenziali super-Terre sono state identificate grazie al programma HARPS-N Rocky Planet Search in circa dieci anni, nei quali il team di esperti guidato dalla dottoressa Dalal ha raccolto quasi 190 misurazioni della velocità radiale ad alta precisione utilizzando lo spettrografo HARPS-N, appunto. Questo metodo, analizzando lo spettro della luce della stella, consente ai ricercatori di determinare se si sta muovendo verso di noi (spostamento verso il blu, blueshift) o lontano da noi (spostamento verso il rosso, redshift). La vicinanza di HD 48498 alla Terra e l’orbita del pianeta più esterno rendono questo sistema un candidato ideale per futuri studi.

Ma cosa è esattamente una super-Terra? A spiegarlo in modo molto chiaro è la NASA: “Le Super-Terre, una classe di pianeti diversa da qualsiasi altra nel nostro Sistema Solare, sono più massicce della Terra ma più leggere dei giganti ghiacciati come Nettuno e Urano, e possono essere fatte di gas, roccia o una combinazione di entrambi. Hanno una dimensione compresa tra il doppio della Terra e fino a 10 volte la sua massa”.

Quando parliamo di super-Terra ci riferiamo solo alle dimensioni di un esopianeta “più grande della Terra e più piccolo di Nettuno”, ma non alle sue caratteristiche intrinseche. Vuol dire che una super-Terra non necessariamente è simile alla nostra Terra e finora la vera natura di tali esopianeti è rimasta per lo più avvolta nell’incertezza. “Negli ultimi tre decenni abbiamo scoperto tutti i tipi di strani pianeti di cui non sapevamo nemmeno l’esistenza e che non hanno analoghi nel nostro Sistema Solare – spiega ancora la NASA -. Le Super-Terre possono essere fino a 10 volte più massicce della Terra. Non sappiamo ancora abbastanza di questi pianeti per dire a che punto potrebbero perdere una superficie rocciosa. Ma nell’ordine di 3-10 volte la massa della Terra, potrebbe esserci un’ampia varietà di composizioni planetarie, inclusi mondi acquatici, pianeti a palla di neve o pianeti che, come Nettuno, sono composti in gran parte da gas denso. Gli esopianeti ai limiti superiori del limite di dimensione della super-Terra possono anche essere definiti sub-Nettuno o mini-Nettuno”.

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