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Come machine learning e IA ci influenzano quotidianamente

Possono apparire lontane dalla nostra realtà giornaliera, ma intelligenza artificiale e machine learning hanno ormai un ruolo fondamentale nella nostra vita

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Machine learning Fonte foto: Shutterstock

Non deve ormai più stupire. Dopo anni “rinchiusi” nei laboratori di ricerca di mezzo mondo, l’intelligenza artificiale e il machine learning sono ormai saliti alla ribalta delle cronache di quotidiani e riviste (non solo di settore) di tutto il mondo.

Tutto merito della loro grande versatilità e dell’impatto che stanno avendo (e che progressivamente avranno) nella nostra vita e nei settori produttivi più disparati. Applicando gli algoritmi di apprendimento non supervisionato e di intelligenza artificiale alla sicurezza informatica, al settore bancario, alla salute e alla cura delle persone è possibile ottenere risultati mai ottenuti prima. Queste due tecnologie, infatti, consentono di velocizzare l’analisi di grandi set di dati (i big data), riuscendo allo stesso tempo ad acquisire ed elaborare informazioni non presenti nei dati di partenza.

Sicurezza informatica

Anche se agli occhi dei profani può apparire come qualcosa di secondario, il problema dei malware continua a crescere a ritmi vertiginosi. Ogni giorno sono rilasciati centinaia di migliaia di nuove minacce informatiche, che si aggiungono ai milioni circolanti in Rete da settimane, mesi e anni. Grazie all’intelligenza artificiale e, soprattutto, al machine learning, però, è possibile stoppare le minacce ben prima che diventino un pericolo reale. Secondo alcuni esperti del settore, infatti, il codice sorgente di nuovi virus e malware è identico (o quasi) a quello di vecchie minacce: a cambiare è solo una percentuale variabile tra il 2% e il 10%. Applicando degli algoritmi di comparazione e sfruttando le informazioni acquisite nel corso dell’attività di scansione, è possibile individuare con una certezza quasi assoluta nuove “specie” di malware e renderli così innocui prima della loro diffusione.

Virus

I virus sono in continuo aumento

Sicurezza personale

Nel caso vi sia capitato recentemente di prendere un aereo, vi sarà sicuramente capitato di dover aspettare un po’ in fila in attesa di passare il controllo sicurezza in fase di check-in. Sappiate che, se non fosse per il machine learning, quell’attesa poteva essere molto più lunga. Grazie a questi algoritmi, infatti, è possibile eliminare i falsi positivi e individuare con maggior accuratezza, invece, quelli che possono essere oggetti pericolosi o contundenti. Insomma, anche in questo caso la tecnologia corre in vostro soccorso e in soccorso della vostra sicurezza personale.

Trading finanziario e mercato monetario

C’era un tempo in cui tutto era affidato all’intuito e alla capacità personale di ragionamento. Oggi le dinamiche della Borsa e del mercato della valuta sono guidate dalle indicazioni in arrivo da algoritmi di machine learning. Grazie alla capacità di analizzare grosse moli di dati in poco tempo e di rielaborarle così da individuare trend “nascosti” anche agli occhi più esperti, l’apprendimento automatico permette di vendere e comprare al momento giusto. Non necessariamente, però, le scelte dell’intelligenza artificiale applicate alla finanza sono… intelligenti. Basta analizzare il caso del flash crash della Sterlina nei primi giorni di ottobre 2016 per rendersi conto che, a volte, il solo cervello elettronico non è sufficiente.

Trading roomFonte foto: Wikimedia

Una trading room

Salute e cura della persona

Grazie all’analisi dei big data, intelligenza artificiale e machine learning sono in grado di individuare eventuali pattern di diffusione di malattie virali oppure analizzare e studiare gli effetti (sia benefici sia collaterali) di un farmaco sperimentale. L’utilizzo dei computer, ad esempio, ha consentito a dei ricercatori statunitensi di individuare con maggior accuratezza la presenza di cancro al seno analizzando delle “semplici” scansioni mammografiche realizzate negli anni passati. Nel 52% dei casi, infati, l’occhio umano non era stato in grado di scoprire la malattia, mettendo così a rischio la salute delle pazienti.

Personalizzazione marketing

Più si è in grado di conoscere le abitudini dei propri clienti e utenti, più sarà semplice realizzare delle campagne pubblicitarie efficaci e capaci di “lasciare il segno”. Per questo motivo, algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning sono utilizzati con sempre maggior frequenza dalle società di marketing: riescono, in questo modo, ad analizzare i big data provenienti da reti sociali, motori di ricerca e altre fonti di informazione web per individuare le abitudini e realizzare pubblicità traccianti sempre attuali e coinvolgenti.

Intelligenza artificialeFonte foto: Shutterstock

Intelligenza artificiale

Individuare le frodi

Società come PayPal utilizzano il machine learning per studiare il comportamento dei propri utenti e individuare, nel giro di pochi minuti, quelli potenzialmente pericolosi e “stopparli” prima che possano creare casino. Così come accade per le minacce alla sicurezza informatica, l’apprendimento automatico studia e confronta i comportamenti dei truffatori del passato per evidenziarne i tratti salienti: nel caso in cui una situazione analoga dovesse ripresentarsi, i sistemi di sicurezza sarebbero immediatamente allertati, così da poter entrare in azione nel minor tempo possibile.

Suggerimenti di acquisto

Quante volte capita di visualizzare un prodotto sui vari Amazon, eBay o altri siti di ecommerce e ritrovarsi, nei giorni successivi, pagine web invase di “suggerimenti” per gli acquisti simili a quelli appena visualizzati? Ecco, il “merito” di questo comportamento è degli algoritmi di apprendimento automatico che, studiando le ricerche simili fatte da altri utenti e il loro comportamento successivo, è in grado di “predire” quali altri prodotti potrebbero interessarvi o le possibili alternative al prodotto appena visualizzato.

Motore ricerca GoogleFonte foto: Flickr

I suggerimenti dei motori di ricerca sono frutto del machine learning

Ricerche online

Senza accorgercene, utilizziamo l’intelligenza artificiale e il machine learning praticamente ogni giorno. Google, Bing, Yahoo! e tutti gli altri motori di ricerca, infatti, fanno ampio ricorso ad algoritmi di questo genere così da essere in grado di raffinare sempre più le SERP (acronimo di Search Engine Page Results “Pagina dei risultati del motore di ricerca” in italiano) e fornire risposte sempre più aderenti alle richieste degli utenti e, dunque, esatte. Grazie al comportamento degli utenti, ad esempio, i motori di ricerca possono conoscere se la loro risposta ha dato o meno buoni frutti: se l’utente passa alla seconda pagina della SERP oppure cerca altri termini senza cliccare su nessun link, vorrà dire che i primi risultati non sono stati soddisfacenti. Questo insuccesso, però, sarà fondamentale agli algoritmi di machine learning per affinare ulteriormente il proprio grado di conoscenza e fornire risposte sempre più adeguate alle esigenze degli utenti.

Analisi del linguaggio naturale

Cortana, Google Assistant, Siri. Questi i nomi dei tre assistenti vocali personali più conosciuti e utilizzati dagli utenti sia da smartphone sia da computer. I tre software, sviluppati rispettivamente da Microsoft, Google e Apple, basano il loro funzionamento sul machine learning (oltre che, ovviamente, sull’intelligenza artificiale): l’apprendimento automatico consente di affinare il riconoscimento della lingua parlata dagli utenti (pronuncia, difetti linguistici, ecc) e riuscire, così, a interagire in maniera assolutamente naturale con qualunque utente.

Smart e connected carFonte foto: Wikimedia

Interni di una Tesla Model S

Smart car e guida autonoma

Da Tesla in giù, sino ad arrivare a Google ed Apple, sono sempre più le società della Silicon valley che strizzano l’occhio al settore dell’automotive. Non che vogliano iniziare a competere con le “vecchie” FCA, Honda e Ford: il loro obiettivo è realizzare auto intelligenti (o piattaforme software, come nel caso della società di Cupertino) che sappiano muoversi autonomamente – ovvero, senza l’intervento di un pilota umano – tra le strade urbane ed extraurbane e che sappiano comportarsi “civilmente” nel caso rimangano imbottigliate nel traffico. Inutile dirlo, l’intelligenza artificiale e il machine learning sono fondamentali per lo sviluppo delle auto a guida autonoma: gli algoritmi della prima tecnologia, infatti, consentono di prendere decisioni immediate basate sui dati e sulle informazioni in arrivo dall’esterno processate con algoritmi della seconda tecnologia. In questo modo le automobili del futuro, connesse e smart, saranno in grado di evitare collisioni e pedoni e ridurre così il numero di incidenti stradali.