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SCIENZA

Si credevano estinti, ma sono tornati: è una specie di ghepardo ormai rara

Alcuni cuccioli di ghepardo sono nati in questi giorni in India, nazione in cui questa specie mancava dalla bellezza di settant'anni

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“Ogni dettaglio indica che è stato progettato in maniera superba”: Il ghepardo viene descritto così dal biologo Richard Dawkins e in effetti non si possono negare il fascino e la bellezza di questo animale. Proprio in questi giorni se ne sta parlando in toni trionfalistici, in particolare per quello che è avvenuto in territorio indiano.

Nella nazione asiatica infatti sono nati quattro cuccioli che appartengono alla specie, un fatto che non accadeva dalla bellezza di settant’anni nel territorio. Erano 7 decenni che si considerava il mammifero estinto da queste parti e invece a fare la differenza è stato un innovativo progetto di conservazione. È stata necessaria tanta pazienza e soprattutto lungimiranza.

I nomi dei cuccioli di ghepardo

I piccoli di ghepardo sono nati in Namibia e fatti arrivare per l’occasione in India. Sono già stati scelti i nomi che dovrebbero essere Renée, Asha, Yuj e Ojas. Il progetto a cui si è fatto riferimento è cominciato due anni fa e l’entusiasmo è stato fin dal primo momento contagioso. Non è un caso che i nomi stessi siano stati selezionati grazie a una piattaforma web che ha coinvolto i cittadini. Queste nascite non vengono considerati dei semplici eventi, ma qualcosa di più, una sorta di speranza che coinvolge la biodiversità a 360 gradi.

Si è già detto che la nascita dei cuccioli di ghepardo in India dopo ben 70 anni è il frutto della collaborazione tra due paesi, in realtà bisognerebbe essere più precisi: la cooperazione è stata globale, come hanno sottolineato gli esperti che si sono occupati del caso. Altre nazioni sono state coinvolte e per circa un decennio è stato necessario consultarsi con il governo indiano per capire come riportare gli animali nello Stato asiatico. Finalmente lo scorso settembre sono stati donati 8 esemplari ed è partita la supervisione del progetto. Ovviamente non sono mancate le difficoltà.

Dove sono nati i piccoli di ghepardo

Ogni ghepardo è stato selezionato con grande cura, facendo attenzione che fosse adatto ad affrontare un trasferimento lungo e complicato. Il gruppo era formato da cinque femmine e tre maschi, di età compresa tra i 2 e i 5 anni per la precisione. Il loro nuovo habitat è diventato, giorno dopo giorno, il Parco Nazionale di Kuno: si tratta di oltre 300mila chilometri quadrati di superficie che nel 1981 sono stati sfruttati come vero e proprio “santuario” per gli animali selvatici. In questo modo è stato possibile riscrivere una storia che non veniva aggiornata dall’ormai lontano 1952.

Il problema principale è stato rappresentato, nel corso degli anni, dal bracconaggio che ha portato alla diminuzione degli habitat del ghepardo e poi alla progressiva estinzione. Attualmente questo animale vive quasi soltanto nel continente africano e, stando a quanto stabilito dallo IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) è una specie “vulnerabile”. I dati forniti dal WWF chiariscono meglio la situazione: nel corso di un secolo, la popolazione del mammifero terrestre più veloce si è ridimensionata di ben il 90%, un trend negativo che si cercherà di invertire il più possibile grazie al promettente progetto di conservazione dell’India.

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