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SCIENZA

Ci sono 6 nuovi pianeti nello Spazio: la scoperta incredibile a 100 mila anni luce dalla Terra

Scoperto un sistema solare perfetto, che lascia sperare ci siano forme di vita al suo interno: grandi speranze dai sei pianeti a 100mila di anni luce da noi

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Un sistema solare perfetto Fonte foto: ESA - CC BY-NC-SA 4.0, Thibaut Roger/NCCR PlanetS

Una scoperta sensazionale, che ci offre la chance di studiare in maniera approfondita come si formano ed evolvano i pianeti. Ma cosa è stato realmente scoperto nel dettaglio? Si tratta di un sistema solare “perfetto”. Si trova nella costellazione della Chioma di Berenice, a 100 anni luce da noi, circa. Viene definito “perfetto” perché si è notato un dettaglio rilevante. Tra i 6 esopianeti che lo compongono, orbitando intorno alla stella HD110067, regna l’armonia.

Un nuovo sistema solare

A portare alla luce questa scoperta è stato un gruppo di ricerca internazionale, coordinato dall’Università di Chicago. Il loro lavoro si è basato sui dati ottenuti da due sistemi. Il primo è della Nasa, il Transiting Exoplanet Survey Satellite, anche detto Tess. Il secondo, invece, dell’Esa, ovvero il Characterising Exoplanet Satellite, altresì noto come Cheops.

Composto da sei esopianeti, questo sistema solare vede al centro la stella HD110067, come detto. È un modello ideale per comprendere come si formino i pianeti, si evolvano e in che modo possano mutare per ospitare la vita. Uno studio davvero interessante, pubblicato su Nature, che pone al centro una parola: armonia.

È un elemento importante da sottolineare, considerando come questo sistema solare sia nato in maniera ben differente dal nostro. La creazione non è stata figlia di violente collisioni spaziali, che hanno portato a pianeti di differenti dimensioni e caratteristiche.

In questo caso, infatti, i sei pianeti sono tutti delle stesse dimensioni, circa. La loro formazione è avvenuta miliardi di anni fa e da allora sono cambiati pochissimo. In assenza di un inizio caotico, lo studio potrà fornire dettagli molto interessanti. Ciò perché il sistema è rimasto pressappoco indisturbato per tutto questo tempo. Questo il pensiero di Rafael Luque, autore dello studio. È stato proprio lui a definire questo un “sistema solare perfetto”.

Al di là delle dimensioni, l’armonia è rispettata anche dal procedere dell’orbitare dei pianeti in totale sincronia. Un fenomeno che viene definito risonanza orbitale. Nello specifico il pianeta più interno compie tre orbite intorno alla stella, per ogni due del successivo. Schema identico per i quattro pianeti più interni. Gli esterni, invece, hanno uno schema differente di quattro orbite per ogni tre del pianeta successivo. Tutto ciò è straordinario perché si tratta di un sistema che vanta ancora la sua configurazione originaria, che in qualche modo è rimasta intatta.

Forme di vita

In rapporto alla Terra, questi sei pianeti sono più grandi di essa di 2/3 volte. Vengono però definiti sub-nettuniani, in quanto superano la nostra casa ma sono inferiori per dimensioni a Nettuno, che è quattro volte più grande della Terra.

Al di là del fascino dell’armonia, è chiaro come gli esperti siano interessati a questo sistema solare perché si ipotizza la presenza di forme di vita. La speranza sorge soprattutto in relazione al pianeta K2-18b, un sub-nettuniano scoperto mesi fa, che presenterebbe tracce di un gas particolare nella propria atmosfera, il dimetilsolfuro, che da noi è prodotto unicamente da organismi viventi. È quello che chiamiamo biofirma, ovvero una traccia netta della presenza di vita.

Ecco le parole di Luque alla BBC: “Scoprire tutti questi dettagli è uno degli argomenti cruciali. Potrebbe essere questione di meno di 10 anni. Conosciamo i pianeti e sappiamo dove sono. C’è solo bisogno di un po’ di tempo, ma succederà”. In tempi brevi, scientificamente parlando, potremmo ricevere risposte cruciali per il nostro futuro.