Perché Spotify ha comprato Findaway
Non solo musica e podcast: per il colosso dello streaming audio è tempo di puntare anche sugli autolibri
Molti conoscono Spotify solo come un colosso dello streaming musicale, ma la piattaforma a poco a poco sta allargando i propri orizzonti al di fuori dell’offerta relativa al mondo della musica, sia rinnovando le funzionalità offerte dalla piattaforma che rinnovando i contenuti messi a disposizione dei propri utenti, abbonati e non.
Specie coloro che sono utilizzatori abituali di Spotify, avranno notato che negli anni l’applicazione è stata migliorata e arricchita di alcune funzionalità, come ad esempio il testo di una canzone o curiosità sulla stessa, che migliorano l’esperienza utente e che permettono all’azienda di offrire un prodotto al passo coi tempi. Da qualche anno, inoltre, la piattaforma ha introdotto a catalogo la sezione “Podcast e Show“, cosa buona per gli utenti che con un unico abbonamento potevano ascoltare sia la musica che i podcast e per la stessa Spotify che ha potuto allargare la propria platea di abbonati. Adesso, però, Spotify vuole espandersi ancora, puntando forte sugli audiolibri.
Spotify vuole allargare il pubblico
Uno degli obiettivi delle aziende che offrono servizi è indubbiamente quello di incrementare i ricavi e per farlo, il primo passo è indubbiamente quello di incrementare il numero di abbonati. Potendo contare su una base solida per quanto concerne il catalogo musicale e avendo consolidato la propria posizione relativa ai podcast, introdotti nel 2019, Spotify ha deciso di espandere il proprio catalogo con l’aggiunta degli audiolibri.
Spotify ha quindi deciso di aumentare il proprio pubblico cercando di attrarre a sé gli ascoltatori di audiolibri e, per non rischiare di farsi trovare impreparata avviando un progetto da zero, ha preferito acquistare un servizio già ben avviato: il mese scorso, infatti, l’azienda ha annunciato l’acquisizione di Findaway, una piattaforma che consente ai propri utenti di distribuire audiolibri: il costo totale dell’operazione è stato di 117 milioni di euro.
Findaway dentro Spotify?
Non è ancora chiaro in che modo Spotify andrà ad inserire l’offerta relativa agli audiolibri all’interno del catalogo e dei piani in abbonamenti già esistenti: è possibile che solo una parte del catalogo audiolibri verrà resa disponibile a tutti gli abbonati e che il resto, magari le ultime novità o i titoli di punta, possano essere resi disponibili attraverso il pagamento di un extra sulla quota mensile o attraverso un abbonamento a parte.
Come dichiarato dalla stessa Spotify, l’azienda ha l’ambizione di diventare la più grande piattaforma di streaming audio a livello mondiale: le acquisizioni di Anchor e Gimlet per introdurre a catalogo i podcast e l’acquisizione di Findaway per introdurre a catalogo gli audiolibri, sono la testimonianza di ciò.
È pur vero, però, che Spotify deve costantemente stare in guardia: nel settore dello streaming audio la concorrenza è già spietata e, stando ad alcune indiscrezioni, anche TikTok potrebbe presto essere della partita.