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Tutti preoccupati per lo "stratwarming": cos'è e cosa si rischia con il riscaldamento della stratosfera polare nel 2024

Un evento generalmente preceduto da un rallentamento e poi da un'inversione dei venti occidentali nel vortice polare stratosferico: ecco cos'è lo stratwarming e perché dovrebbe preoccuparci

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No, non è l’ennesima fusione di termini anglosassoni volta a generare panico e allarmismo: lo stratwarming è un fenomeno reale, di cui dovremmo davvero tenere conto. Parlarne adesso è estremamente importante perché sembra che il 2024 inizierà con un aumento più che rilevante delle temperature sopra la stratosfera polare, cosa che potrebbe implicare delle serissime conseguenze.

Diversi ricercatori e scienziati ne stanno parlando da qualche settimana, condividendo le più disparate ipotesi su ciò che potrebbe accadere. Quest’anno se ne discute in maniera più attiva che mai per via delle temperature che sembrano non combaciare con la stagione invernale, ed è per questa ragione che potrebbe essere utile esplorare l’argomento e saperne un po’ di più.

Cos’è lo stratwarming?

Cominciamo dalle basi: cos’è davvero lo stratwarming?  Chiamato anche Sudden Stratospheric Warming (o in breve SWW), lo stratwarming è un evento durante il quale le temperature stratosferiche polari aumentano in maniera evidente ed esponenziale nel corso di pochissimi giorni. È a tutti gli effetti un fenomeno improvviso e repentino, che parte prima con un rallentamento dei venti occidentali nel vortice polare stratosferico e prosegue poi con la loro inversione.

In genere, lo stratwarming è legato all’assorbimento della radiazione ultravioletta da parte dell’ozono che costituisce la stratosfera e si verifica circa sei volte ogni decennio nell’emisfero settentrionale e una volta ogni 20-30 anni nell’emisfero meridionale. Viene classificato a seconda della differenza di temperatura e le sue cause, ancora oggi, non sono del tutto chiare.

L’impatto dello stratwarming

Ma qual è l’impatto di questo particolare fenomeno? In maniera molto approssimativa potremmo dire che influisce sul meteo e la verità è che sono in tanti a lanciare già l’allarme, sostenendo che un forte riscaldamento della stratosfera può causare burrasche ed eventi atmosferici dannosi di grandissima portata. Tuttavia occorre essere precisi e bisogna sottolineare che lo stratwarming riguarda la stratosfera e non la troposfera.

È nella troposfera, infatti, che si innescano e si mescolano tutti i processi che influiscono sul nostro meteo. Certo, la stratosfera ha un’influenza diretta sulla troposfera e sulla circolazione atmosferica, di conseguenza può influenzare l’andamento della stagione invernale, ma occorre usare la dovuta cautela e ricordare che in questo momento si tratta solo di ipotesi. Come dicono gli esperti di IlMeteo.it, un forte riscaldamento stratosferico può sì indebolire il vortice polare e frammentarlo in circolazioni depressionarie che possono causare modifiche consistenti del clima, ma ancora non ci è dato sapere nulla di certo.

Rischi e prospettive

Alla luce di tutto questo, è fondamentale tenere in considerazione che diversi esperti dicono che i tempi sono ancora prematuri per dire esattamente cosa accadrà nel corso del 2024. Se è vero che non sono del tutto da escludere tempeste e uragani, è altrettanto vero che non è ancora chiaro se lo stratwarming sarà di un’entità tale da scatenare gli effetti a cascata più gravi.

Alcuni meteorologi precisano anche che la rottura del vortice polare non indica affatto eventi catastrofici, ma che ci sono “solo” maggiori possibilità di essere colpiti da periodo di freddo particolarmente rigido e intenso. Non resta, dunque, che stare a vedere e tenere in considerazione che purtroppo gran parte delle criticità del nostro clima sono dovute al riscaldamento globale: è per le problematiche a esso connesse che occorrerebbe trovare una soluzione, e anche in fretta.

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