
Su Twitter tornano gli account verificati: come ottenere il badge blu
Twitter a breve permetterà nuovamente di avere il famoso "bollino blu" agli account verificati, ma con una nuova procedura
Dopo un periodo di pausa, su Twitter tornano gli account verificati. A partire dal 2021 sarà nuovamente possibile effettuare una richiesta per ottenere il bollino blu da parte di tutti quegli account di interesse pubblico che desiderano dimostrare la propria autenticità agli utenti della piattaforma e non solo.
Il programma di verifica era stato sospeso tre anni fa, a seguito di alcune lamentele mosse da parte degli utenti della piattaforma. Come dichiarato sulle pagine del proprio blog ufficiale, Twitter aveva infatti sottolineato i feedback negativi ricevuti sul sistema, definito da alcuni arbitrario e confusionario. Nonostante l’impegno per migliorare il programma, dopo solo un anno la piattaforma aveva deciso di concentrare le forze su altre problematiche, come la protezione dell’integrità della conversazione pubblica durante eventi ritenuti critici, lasciandosi definitivamente alle spalle – almeno fino a oggi – la questione relativa alle verifiche.
Account verificati, i nuovi criteri di verifica di Twitter
Per scegliere i nuovi criteri di verifica, Twitter ha scelto di interpellare i suoi utenti richiedendo un feedback pubblico ai suoi utenti, pratica che è diventata di fondamentale importanza per la piattaforma che ha fatto di questa interazione una parte importante del processo di sviluppo delle proprie policy. In quanto servizio gratuito, infatti, il social mira a essere espressione dei propri iscritti.
Altra importante modifica ai criteri, inserita in questa fase, è quello di procedere con la rimozione della verifica da account che risultano inattivi, profili incompleti e profili che hanno violato ripetutamente le policy di Twitter. Questo processo di cancellazione del badge sarà introdotto dal prossimo anno e durerà per tutto l’arco del 2021.
Account verificati, come richiedere la verifica di Twitter
Per richiedere la verifica, è necessario che l’account sia notabile e che appartenga a una delle sei categorie individuate: Entità governative, Aziende, Marchi e Organizzazioni no-profit, Notizie (testate giornalistiche o giornalisti impiegati da organizzazioni idonee), Spettacolo, Sport, Attivisti, organizzatori e altri individui influenti.
Altro requisito è quello della completezza del profilo, con nome, biografia, immagine di profilo e intestazione. Il profilo deve risultare attivo, con un accesso negli ultimi sei mesi e deve essere inoltre associato a un indirizzo email o un numero telefonico che ha subito un processo di conferma.
Anche le normative di Twitter devono essere rispettate dagli account che puntano al badge blu di verifica: infatti, non devono risultare blocchi di 12 ore o per 7 giorni a causa di violazioni delle Regole di Twitter, ricevuti negli ultimi sei mesi. Restano fuori le contestazioni, se andate a buon fine.
Si aggiungono poi altri criteri, particolarmente rilevanti, che devono essere soddisfatti. Tra questi, ci sono, il numero di follower (nel primo 0,1% di account nello stesso paese), riconoscimento per aver creato un movimento di hashtag particolarmente rilevante, avere una pagina Wikipedia con riferimenti esterni a fonti distinte, profilo su Google Trends e riferimenti – 3 o più – nei sei mesi precedenti in organi di stampa. Ovviamente, per accedere alla verifica è sufficiente che venga soddisfatta anche una sola delle richieste e non necessariamente tutte.
Badge di verifica, chi non può richiederlo
Non risultano invece idonei alcuni tipi di profili, come gli account satirici o gestiti dai fan, quelli che tentano di ingannare gli utenti con immagini di profilo false o profili che hanno effettuato gravi violazioni al regolamento con sospensione immediata dell’account.