Un suono sembra provenire dal nulla: il mistero della terra che "canta"
C'è un luogo misterioso e affascinante in cui la terra "canta" melodie di vario tipo: sembra impossibile, ma c'è una spiegazione per tutto questo.
Potremmo elencare una miriade di luoghi suggestivi e particolari, ma ce n’è uno che lascia davvero senza fiato per via di un fenomeno piuttosto raro. Nella provincia del Gansu, nel nord-ovest della Cina, le dune della città di Dunhuang “cantano” e producono suoni che sembrano comporre una melodia. Nulla di “paranormale”, bensì il frutto di una serie di fattori concomitanti che ha una spiegazione ben precisa.
Le misteriose Singing Sand Dunes di Dunhuang in Cina
Le chiamano proprio Singing Sand Dunes e non avrebbero potuto scegliere nome più esplicativo. Le dune di sabbia di Dunhuang sono di dimensioni variabili, con la più alta che raggiunge i 1.715 metri e una varietà di colori che vanno dal giallo al bianco, dal verde fino al nero. Era inevitabile che attirassero l’attenzione perché ammirarle è uno spettacolo davvero unico: persino Marco Polo ne restò ammaliato – e in parte terrorizzato – perché quell’inquietante “rullo di tamburi” somigliava come all’emanazione sonora di spiriti maligni.
Una visione poco scientifica e più folcloristica certamente, che si lega a tutta una serie di miti e leggende che animano le culture della Via della Seta. Tra questi possiamo citare, ad esempio, la storia del Principe Drago Giallo: si dice che, mentre dormiva ai piedi di un monte circondato da templi, il Principe ne sia stato disturbato dai suoni delle adorazioni dei monaci e che per questo, profondamente adirato, abbia deciso di scatenare la sua rabbia ricoprendoli completamente di sabbia. I famosi “canti” delle dune non sarebbero altro che i lamenti di coloro che vi sono rimasti sepolti.
Ma se è vero che leggende come questa hanno un fascino unico e ne aggiungono ulteriore a un luogo di per sé peculiare, d’altro canto la vera ragione del “canto” delle dune di sabbia è un’altra ed è tutt’altro che fantasiosa.
Perché le dune di sabbia “cantano”?
Il fenomeno ha da sempre attirato l’attenzione di curiosi e scienziati ma soltanto in tempi più recenti ha trovato delle risposte ben precise. Prima di tutto a far “cantare” le dune di Dunhuang sono i granelli di sabbia con le loro caratteristiche: piccole particelle di spessore da fine a medio, di dimensioni tali da agevolare il movimento e l’interazione tra i granelli, con forme lievemente diverse che creano a loro volta diverse risonanze e frequenze.
A influire sulla melodia generata dalle dune di sabbia è anche la loro posizione e soprattutto la pendenza, da cui dipende il grado di interazione tra particelle, e a questo si aggiunge anche il vento: quando questo è forte le dune producono suoni più “violenti”, ma quando a soffiare è una leggera brezza le colline si animano con una musica dolce.
Le strutture circostanti, invece, possono fungere da “amplificatore” del suono: montagne e colline creano canali di flusso d’aria che concentrano il vento in aree specifiche intorno alle dune. In parole semplici, quando il vento sposta i granelli crea un attrito che a sua volta fa vibrare la sabbia, producendo dei suoni, e le cavità d’aria tra i grani possono funzionare come camere di risonanza che amplificano il suono.
L’ultimo elemento che influisce su tale fenomeno è il clima che è, ovviamente, arido e i cui bassi livelli di umidità aumenta l’attrito tra granelli di sabbia e, di conseguenza, anche il rumore prodotto. Le Singing Sand Dunes si trovano a Dunhuang ma anche in altri luoghi della Cina – province della Mongolia Interna, Xinjiang, Gansu e Ningxia -, oltre che nel deserto del Namib in Namibia, nel deserto del Sahara ma anche in Colorado e nel Parco Nazionale Altyn-Emel vicino ad Almaty, in Kazakistan.