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SCIENZA

Un tesoro di immenso valore è stato trovato in una riserva naturale

In un sito archeologico israeliano sono state rinvenute 44 monete d'oro antiche e preziosissime, un reperto di inestimabile valore

Secondo un vecchio proverbio, dove l’oro parla, la lingua tace. Di sicuro sono rimasti senza parole gli archeologi israeliani che hanno scoperto un tesoro composto da ben 44 monete d’oro purissimo nei pressi di Paneas. Il sito si trova nella Riserva Naturale del fiume Hermon e da qualche tempo a questa parte sono stati avviati degli scavi finanziati dalla Israel Electric Corporation.

Altri dettagli sulle monete d’oro: il ritrovamento

I preziosi reperti sono stati esaminati a fondo, con gli esperti che si sono dati da fare per una migliore identificazione e per capire quanto fossero antiche queste monete. Non si tratta di un solo periodo storico, in realtà, il tesoro in questione permette agli appassionati di fare un vero e proprio tuffo nel passato.

In particolare, diverse monete d’oro si riferiscono all’imperatore bizantino Foca, vissuto tra il 547 e il 610 dopo Cristo. Quest’ultimo fu grande amico di Papa Bonifacio IV, tanto è vero che l’ultimo monumento che venne eretto nel Foro Romano si chiama proprio “Colonna di Foca”. Molte altre monete sono state invece coniate sotto Flavio Eraclio, imperatore romano d’Oriente nato nel 575 e morto nel 641. I pezzi d’oro più recenti fanno risalire il tesoro israeliano al tempo della conquista musulmana della Palestina bizantina, più precisamente 635 anni dopo la nascita di Cristo.

Il principale autore degli scavi, il dottor Yoav Lerer, ha fornito altri dettagli preziosi sulle monete d’oro, metallo che attualmente potrebbe essere estratto in maniera più copiosa grazie alle tecnologie green. I reperti hanno un peso di poco meno di 200 grammi e si trovavano nascosti alla base di un muro di pietra. Visto che si trattava di un periodo di conquiste militari, è probabile che sia stato lo stesso proprietario delle monete a nascondere alla meglio la sua fortuna per evitare guai peggiori, nella speranza di recuperare il tesoro in un momento più tranquillo.

Cosa raffigurano le monete d’oro

La scoperta delle antiche monete d’oro potrebbe essere fondamentale per ricostruire con grande precisione il funzionamento dell’economia nella città di Banias, nello specifico negli ultimi quattro decenni di dominio bizantino. Tornando a parlare di Flavio Eraclio, è curioso sottolineare come nei primi anni da imperatore ci fosse soltanto il suo ritratto sulle monete, mentre poi si lasciò spazio anche ai figli.

Gli scavi archeologici di cui si sta parlando, comunque, non hanno svelato soltanto questi preziosi, ma molto altro, segno che i ricercatori avranno ancora tanto da lavorare.

Oltre alle monete d’oro, ci si è imbattuti in resti di edifici, canali di acqua, condutture del passato, persino una fornace con tanto di ceramiche. Non sono mancate nemmeno monete di bronzo, manufatti in ceramica, vetro e metallo, il tutto databile tra l’XI e il XIII secolo. Banias ha un ruolo centrale nella storia di questa parte del mondo. Si tratta infatti della località in cui, nel periodo ellenistico, si sviluppò il culto del Dio Pan. L’apice venne raggiunto nel primo periodo di dominio romano, con Erode il Grande e il figlio Filippo II che si impegnarono a ricostruire per intero la città.