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SCIENZA

Dentro un'antica tomba egiziana gli archeologi hanno trovato qualcosa di inaspettato e misterioso

Prima è comparso un dente solitario, fuori posto dentro il bacino di una donna morta secoli fa. Poi, gli scienziati hanno cominciato a interrogarsi per capire cosa fosse davvero

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Quello degli archeologi è senza dubbio un lavoro che può essere ricco di sorprese: periodicamente, questi professionisti portano alla luce scoperte sensazionali. E alcune, possiamo ben dirlo, sono più suggestive delle altre: per esempio, proprio di recente, una squadra di studiosi si è imbattuto in qualcosa di inaspettato e misterioso, che ha richiesto un po’ di tempo prima di essere spiegato a dovere.

Lo strano ritrovamento e lo stupore

Ma, come sempre, andiamo per ordine. Qualche anno fa un team di ricercatori stava lavorando in quel di Amarna, ritenuta una delle città faraoniche meglio conservate, oltre che quella più accessibile dal punto di vista archeologico. Amarna contiene (quasi) intatti i resti della città egiziana di Akhetaten (fondata intorno al 1345 a.C.), ed è ancora oggi ricca di misteri che devono “solo” essere riportati alla luce.

Nello specifico, la squadra di studiosi stava lavorando all’interno di un’area di sepoltura e aveva già rivenuto alcuni corpi. Proprio nel momento in cui uno di questi stava per essere rimosso dalla sua tomba per essere portato in laboratorio, uno degli archeologi si è accorto di qualcosa di molto strano: all’interno del bacino era presente una sorta di piccolo organo con due denti, misterioso e a tratti impressionante.

Luce sul mistero e l’interesse archeologico

Dopo un primo momento di stupore, l’archeologo si è rivolto al supervisore degli scavi, la dottoressa Melinda King Wetzel. Quest’ultima aveva in prima battuta immaginato che si trattasse di un feto, ma il dente sembrava in effetti quello di un adulto. Non riuscendo a venire a capo dello strano mistero che l’antica tomba sembrava nascondere, ha deciso di chiedere il parere della direttrice bioarcheologica Gretchen Dabbs e di altri esperti.

All’inizio gli scienziati erano estremamente perplessi, ma dopo un lungo periodi di studio sono stati in grado di stabilire che quello nel bacino della donna era (ed è) un tipo di tumore molto raro, che si chiama teratoma ed esiste ancora oggi. Il teratoma è fondamentalmente un tumore ovarico, per lo più benigno, costituito da tipi di cellule che possono trasformarsi spontaneamente in altre parti del corpo. Ciò spiega la presenza del dente (anzi: dei denti, perché ne è stato trovato un altro) e rende la scoperta ancor più interessante dal punto di vista archeologico.

Nuove conoscenze del passato

Secondo quanto le dottoresse Gretchen Dabbs e Melinda King Wetzel hanno scritto nello studio che hanno realizzato sulla scoperta (pubblicato su Science Direct), i teratomi sono rari tipi di tumori a cellule germinali che si trovano ancor più raramente in archeologia: quello che hanno casualmente ritrovato è infatti solo il quinto caso al mondo ed è l’unico a provenire dall’Egitto. Per altro, è più antico di diversi secoli rispetto agli antichi teratomi che sono stati scoperti dagli archeologi in Spagna, Francia, Perù e Portogallo.

La cosa più interessante però è che per via di quanto trovato sul suo corpo, è probabile che questo tumore desse in effetti alcuni problemi alla donna egizia. Pare infatti che sia stata sepolta con degli anelli alla mano sinistra, posti proprio sopra il tumore, e uno di questi anelli riportava il simbolo di Bes, divinità comunemente associata al parto, alla fertilità e alla protezione. In qualche modo, dunque, i medici lo avevano rilevato e avevano fornito una sorta di “soluzione” e ciò porta a vedere sotto una nuova luce i medici di quell’epoca.

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