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SCIENZA

Gli archeologi hanno trovato un uovo di mille (e lo hanno rotto per sbaglio)

La scoperta, definita "incredibile", è avvenuta in Israele, nella città di Yavne: gli archeologi hanno trovato un uovo di mille anni (e lo hanno rotto).

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Gli archeologi hanno trovato un uovo di mille (e lo hanno rotto per sbaglio) Fonte foto: ISTOCK

Non sapremo mai se è nata prima la gallina o l’uovo ma naturalmente sappiamo che esistono uova molto molto vecchie. Più sorprendente è il fatto che alcune di queste si siano conservate intatte fino ai nostri giorni, come tracce di un passato lontanissimo.

I secoli hanno evidentemente reso ancora più fragile un oggetto la cui delicatezza è proverbiale (rompere le uova nel paniere, fare una frittata, camminare sulle uova, ecc ecc). Al punto che a rompere un uovo, come sarà capitato a tutti almeno una volta mentre si portava a casa la spesa o cucinando, questa volta sono stati gli archeologi. Che tra le mani avevano un uovo di mille anni completamente intatto.

Il ritrovamento dell’uovo millenario in Israele

“Siamo rimasti sbalorditi nel trovarlo”, ha detto Alla Nagorsky , un archeologo della Israel Antiquities Authority (IAA) al quotidiano israeliano Haaretz, “di tanto in tanto troviamo frammenti di gusci d’uovo, ma un uovo intero è straordinario”.

L’uovo, che si trovava in un pozzo di scarico, è stato portato alla luce in Israele, nella zona industriale dell’antica città di Yavne, situata nel distretto centrale del Paese, non distante dalla costa. Il miracolo della conservazione si è compiuto grazie al fatto che l’oggetto era avvolto in rifiuti umani che ne hanno creato le condizioni anaerobiche (cioè la mancanza di ossigeno) indispensabili alla preservazione sul lunghissimo termine.

In un comunicato, Nagorsky osserva quanto sia difficile al giorno d’oggi mantenere in buono stato perfino le uova che arrivano nei supermercati, quindi, nella nota stampa, lo scienziato non si trattiene dal descrivere come “incredibile” la scoperta lunga dieci secoli.

Cosa è successo quando l’uovo si è rotto

Purtroppo il sensazionale ritrovamento, pur avendo resistito all’erosione del tempo, non è sopravvissuto al contatto con l’uomo. E nonostante gli archeologi, sotto la supervisione di studiosi dell’ambiente, abbiano utilizzato “estrema cautela” nel portare alla luce l’uovo dal pozzo di scarico, quest’ultimo si è rotto, lasciando trapelare all’esterno gran parte del contenuto. Fortunatamente il tuorlo è rimasto nel guscio e ora gli scienziati sono pronti ad analizzarlo.

Quella dell’uovo non è l’unica scoperta archeologica rilevante della settimana. In Italia, ad esempio, sono stati trovati i resti dell’uomo di Neanderthal. Per chi invece subisce il fascino delle profondità marine, ecco una lista delle città sommerse da scoprire.

Giuseppe Giordano

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