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Tutti contro TikTok: la resa dei conti è iniziata

Anche la Commissione Ue, come Francia, Canada, Stati Uniti e India decide di vietare l'app cinese TikTok sui telefoni in dotazione ai dipendenti amministrativi e in Italia se ne discute

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TikTok vietato Fonte foto: Siker Stock/Shutterstock

Anche la Commissione Ue ha deciso per il divieto di TikTok sui dispositivi dell’amministrazione in dotazione ai dipendenti e una decisione analoga è stata presa anche dal Consiglio Europeo e dal Parlamento Europeo. La decisione arriva dopo il ban dell’app cinese di proprietà di ByteDance da parte degli Stati Uniti, che l’hanno vietata ai dipendenti delle agenzie federali entro la fine del mese di marzo. Ma le danze sono state aperte circa tre anni fa dall’India che ha bandito non solo TikTok ma un totale di 59 app cinesi. Anche il Canada ha deciso di vietare l’app cinese su tutti i dispositivi in dotazione del personale della pubblica amministrazione, poiché le autorità di Ottawa hanno definito l’app un “rischio inaccettabile“.

Ue, USA, Canada e tutti gli altri no a TikTok

La Commissione Europea ha deciso di vietare TikTok sui dispositivi del personale dell’amministrazione (quindi non su quelli privati) con una motivazione analoga al ban adottato da India, Stati Uniti e Canada: l’app cinese non ha una procedura del trattamento dei dati sicura. Anzi, a dirla tutta, si teme che l’app possa essere usata come strumento di spionaggio di massa (è questa la motivazione data dagli Stati Uniti e da Joe Biden, il presidente).

Inizialmente, l’opinione pubblica era scettica, poiché si pensava che il divieto facesse parte del braccio di ferro tra Stati Uniti e Cina. In realtà, inizia oggi, a serpeggiare il dubbio che tutti gli Stati possano avere una qualche ragione plausibile e circostanziata nel voler fermare l’app cinese.

L’India, come detto, ha vietato tre anni fa sia TikTok, sia altre 58 app cinesi, tra cui Baidu, Shein, e l’app di Xiaomi. Ricordiamo che l’India ha oltre 1,3 miliardi di cittadini e che per tecnologia si avvia a competere molto seriamente proprio con la Cina. La motivazione data dall’amministrazione indiana, per giustificare il divieto di usare nei confini del Paese l’app TikTok è la medesima fornita da Stati Uniti, Canada e Commissione Europea: non è considerata sicura.

In Danimarca, invece, l’uso è sconsigliato sui telefoni dei dipendenti pubblici, quindi non esiste ancora un divieto formale, anche se le autorità fanno sapere che ci stanno riflettendo seriamente. In Francia è stato il Consiglio dei Ministri a ordinare formalmente la disinstallazione di TikTok dai telefoni dei membri del Governo e da qullo del Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron. Sempre in Francia si sta valutando una scelta simile anche per i dispositivi dei membri delle varie amministrazioni centrali e locali.

L’Italia sta valutando se vietare TikTok

L’Italia, in questo momento, sta ancora valutando se bannare TikTok dai telefoni della Pubblica Amministrazione, anche se da molte parti si alzano voci contro la censura, perché il ministro Paolo Zangrillo ha ipotizzato che l’app possa rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale. Le verifiche sono in corso da parte del Copasir, il Comitato parlamentare sulla sicurezza della Repubblica.

La reazione della Cina

La portavoce del Ministro degli affari Esteri cinese, Mao Ning, rispondendo alle domande dei giornalisti ha dichiarato che “L’UE afferma di essere il mercato più aperto del mondo, ma recentemente ha adottato misure restrittive e irragionevolmente soppresso le società di altri paesi in nome della sicurezza nazionale“.

Poi, come spesso fa la Cina, ha minacciato ripercussioni economiche: “Questa pratica mina la fiducia della comunità internazionale nel contesto imprenditoriale dell’UE. L’UE dovrebbe far coincidere le parole con i fatti, rispettare i principi dell’economia di mercato e della concorrenza leale, smettere di generalizzare e abusare del concetto di sicurezza nazionale e fornire un ambiente imprenditoriale aperto, equo, trasparente e non discriminatorio per le imprese di tutto il mondo” .