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Dopo il roaming, la UE vuole pensionare anche gli abbonamenti online

Da Netflix a Sky e Spotify, l’Europa vuole chiudere gli abbonamenti nazionali per creare dei servizi in abbonamento validi in tutti i paesi aderenti all’Unione

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Dopo il roaming, la UE vuole pensionare anche gli abbonamenti online Fonte foto: Shutterstock

Viaggiare in Europa e poter usare in ogni paese dell’Unione il proprio abbonamento online sottoscritto in Italia. Da Netflix a Sky, passando per Spotify. Dopo la moneta unica e i confini, aspettando la chiusura del roaming, saranno anche le app e i servizi in abbonamento a viaggiare liberi all’interno dell’Europa.

Le istituzioni dell’Unione hanno mosso un passo avanti grazie a un accordo tra il Parlamento europeo e Malta. L’isola del Mediterraneo ha svolto il ruolo di intermediatore in rappresentanza di tutti gli altri stati in merito a questo argomento. Si tratta di una scelta che abbatterebbe le barriere commerciali creando un mercato unico che supera i 700 milioni di utenti. Insomma, un grosso vantaggio anche per le aziende del settore. L’accordo deve essere ancora firmato in tutte le sue parti ma la decisione sembra ormai presa definitivamente e viene considerata come una pura formalità.

Reazioni alla decisione

La decisione è stata accolta in maniera molto positiva dai consumatori, in maniera particolare da lavoratori e studenti che per motivi di lavoro e studio passano diverso tempo in più di una nazione europea nell’arco dello stesso anno. Ci sono state alcune polemiche invece da parte delle aziende detentrici dei diritti che vedono nella territorialità un elemento chiave per le regole di finanziamento. Sicuramente i prezzi e i costi di abbonamento, se la decisione verrà presa, dovranno essere rimodellati ed eguagliati. Intanto però in un Europa e le tariffe telefoniche potrebbero abbattere i confini nazionali e per delle offerte che siano veramente continentali.