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WhatsApp: anche in Italia possiamo creare un Canale

I primi utenti iPhone iniziano già a poter creare nuovi canali WhatsApp: presto tutti potranno farlo, anche da un telefono Android

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Tra pochi giorni tutti, in Italia, potranno creare un Canale WhatsApp esattamente come possono fare, già da tempo, su Telegram. La novità, infatti, è già disponibile per alcuni utenti che hanno l’app per iOS, quindi iPhone, aggiornata alla versione 23.20.76. Tale versione è già in distribuzione tramite l’App Store.

Come si creano i canali WhatsApp

Creare un canale WhatsApp, per chi può, è una cosa abbastanza semplice. Basta infatti aprire la tab “Aggiornamenti“, che contiene al momento sia le Storie che i canali pubblici disponibili, e fare tap su “+“.

A questo punto ci sono due possibilità: o viene visualizzato soltanto “Trova canali“, oppure compare anche “Crea un canale“. Il primo caso è quello degli smartphone Android e degli iPhone con versioni non aggiornate dell’app di WhatsApp, il secondo è quello delle app WhatsApp per iOS aggiornate alla versione 23.20.76.

Non è ancora possibile creare un canale dalle app di WhatsApp Desktop, né da WhatsApp Web. Quindi, ad oggi, per creare un canale WhatsApp è necessario avere un iPhone e l’app aggiornata all’ultima versione.

A cosa serve un canale WhatsApp

I canali WhatsApp in Italia, e nel resto del mondo, sono una novità: Meta li ha lanciati a inizio giugno 2023. Ciò vuol dire che non ci sono ancora casi studio con dati sufficientemente abbondanti per dire se i canali WhatsApp sono uno strumento di comunicazione efficace, oppure no.

C’è, però, l’esperienza positiva di Telegram (che offre i canali dal 2015), e quella praticamente insignificante delle liste broadcast su WhatsApp. Sempre su WhatsApp, poi, ci sarebbero anche le Community, che però in gran parte del mondo nessuno ha ancora visto all’opera.

Possiamo, dunque, dire a cosa servono solo basandoci sulla descrizione che ne ha fatto Meta e su quel che vediamo dai primi canali aperti da Meta in collaborazione con RAI, Agenzia delle Entrate e altri editori e soggetti istituzionali italiani.

Il canale è un mezzo di comunicazione “uno a molti, verticale, in cui l’utente ha un ruolo passivo: può solo ricevere i contenuti e non anche commentarli, ma può mettere una reaction ai singoli contenuti postati sul canale.

L’utente può anche inoltrare un post visto su uno dei canali ai quali è iscritto, anche verso persone e gruppi di persone non iscritti a quel canale. Il canale, infatti, è pubblico e visibile a tutti e tutti possono iscriversi una volta atterrati su di esso dopo aver seguito un link diretto, un messaggio inoltrato o dopo aver cercato un canale direttamente dall’app di WhatsApp.

Le differenze tra canale e lista broadcast

Molte delle caratteristiche dei canali WhatsApp, quindi, sono condivise con le liste broadcast. Queste ultime, a differenza dei canali, permettono all’utente di rispondere anche se le risposte vengono inviate privatamente al proprietario della lista.

Per entrare in una lista, poi, bisogna essere “aggiunti” dal proprietario e non c’è un tasto “segui” che semplifica la procedura di iscrizione. Per uscirne, invece, si può abbandonare la lista come se fosse un normale gruppo WhatsApp.

Le liste broadcast di WhatsApp, quindi, sono molto più macchinose dei canali e, per questo, non hanno avuto un gran successo di critica e pubblico: sostanzialmente non le usa quasi nessuno.

I canali, invece, hanno un potenziale alto perché sono molto snelli, più facili da gestire e, per l’utente, iscriversi o cancellare l’iscrizione è questione di un tap.

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