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WhatsApp ha scritto a un Governo: ecco perché

La nuova legge sulla sicurezza online nasce per proteggere i minori dalla pedopornografia, ma potrebbe rivelarsi un boomerang pericoloso

whatsapp multidispositivo Fonte foto: Skyelar - stock.adobe.com

WhatsApp e altri servizi di messaggistica hanno unito le forze e scritto un appello in cui si oppongono fermamente alla proposta di legge sulla sicurezza online, in discussione nel Regno Unito che obbligherebbe le aziende tecnologiche a violare la crittografia end-to-end dei messaggi privati ​​per garantire la sicurezza su Internet.

La lettera-appello è stata firmata dai dirigenti di diverse aziende che sviluppano app di messaggistica: Element, Session, Signal, Threema, Viber, WhatsApp e Wire.

La legge sulla sicurezza online del governo britannico è stata concepita alla fine dello scorso anno, con l’obiettivo di creare una delle regolamentazioni più rigide al mondo come base di un sistema di tutela dei minori e contro i reati di pedopornografia su piattaforme come Facebook, Instagram, TikTok e YouTube. Ma secondo i sottoscrittori dell’appello “rappresenta un pericolo, a causa della zona grigia prevista dalla legge“.

La zona grigia della legge anticrittografia

La crittografia end-to-end è la pià robusta al momento disponibile a livello commerciale. WhatsApp non ha accesso ai messaggi inviati attraverso il proprio servizio, e di conseguenza, non può mostrarli alle forze dell’ordine nelle inchieste per la protezione dei minori o per attività di antiterrorismo.

Secondo i sottoscrittori dell’appello “il governo britannico ha già il potere di richiedere la rimozione della crittografia grazie alla legge sui poteri investigativi del 2016, ma WhatsApp non ha mai ricevuto una richiesta legale in tal senso“.

La zona grigia a cui si fa riferimento riguarda il fatto che nel disegno di legge non è menzionata una chiara protezione della crittografia. Se la legge dovesse passare così com’è potrebbe di fatto autorizzare il governo britannico a imporre la scansione preventiva sui messaggi privati con crittografia end-to-end, compromettendo la privacy degli utenti.

Nella sua attuale stesura – scrivono le aziende di messaggistica – il disegno di legge potrebbe interrompere la crittografia end-to-end, aprendo la porta a una sorveglianza generale di routine e indiscriminata dei messaggi personali di amici, familiari, dipendenti, dirigenti, giornalisti, attivisti per i diritti umani e persino degli stessi politici, il che comprometterebbe radicalmente la capacità di tutti di comunicare in modo sicuro“.

Un pericoloso precedente

Secondo i firmatari, il disegno di legge rappresenta una grave minaccia per la privacy, la sicurezza e l’incolumità dei cittadini britannici e chiunque comunichi con loro nel mondo. Allo stesso tempo, potrebbe promuovere governi ostili che si ispirano alla prassi del “copia e incolla” nella redazione delle proprie leggi e che avrebbero gioco facile a giustificare simili provvedimenti anche nei loro Paesi.

Quest’estate il disegno di legge sulla sicurezza online dovrebbe essere discusso in Parlamento. Se approvato, il Governo britannico avrà nuovi e importanti poteri come regolatore di Internet potendo richiedere una moderazione dei contenuti sotto la minaccia di multe salate.