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YouTube nel mirino del Governo russo, le limitazioni alla piattaforma

Il Governo russo, dopo un braccio di ferro con Google, ha applicato importanti limitazioni a YouTube. La piattaforma è estremamente famosa nel Paese

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YouTube Fonte foto: Artyom Sobolev / Shutterstock.com

YouTube è tra le piattaforme più note nel mondo dei social media a livello globale. Permette agli utenti del web non solo di interagire tra di loro, ma anche di accedere ad un gran numero di video divertenti, formativi e informativi. Fino a questo momento, l’accesso è stato consentito agli utenti russi senza limitazioni e hanno potuto reperire informazioni e contenuti sul servizio del colosso di Mountain View senza grandi difficoltà. Tutto, però, sta velocemente cambiando in seguito ad un braccio di ferro tra il Governo Russo e Google.

Il governo Russo sembrerebbe essere fortemente intenzionato ad applicare sempre più restrizioni sulle fonti di informazione alternative, favorendo quelle interne. YouTube potrebbe subire, in quest’ottica, delle forti limitazioni, alcune delle quali sono già state attuate. Alcuni utenti russi, infatti, hanno lamentato dei problemi di caricamento sulla piattaforma.

YouTube, restrizioni in Russia: cosa sta succedendo

A partire dallo scorso agosto alcune limitazioni sono state introdotte in Russia sulle piattaforme di streaming video, tra cui spicca YouTube. Gli utenti, infatti, hanno segnalato problemi di caricamento dei contenuti. Sono stati poi gli stessi organi di informazione statale a confermare che la riproduzione dei video in alta risoluzione non sarebbe più stata possibile, in particolar modo per coloro che accedono da desktop e utilizzano un browser per collegarsi ai siti dedicati ai contenuti video.

Un duro colpo per YouTube, che ha fatto della qualità dei video riprodotti un punto di forza. Nel Paese la piattaforma di Google ha continuato a subire delle limitazioni, il che ha ridotto notevolmente il numero di utenti che la utilizzano anche se non risulta complementarmente bloccata. A rendere evidente ciò che sta accadendo, il calo di visualizzazioni di molti canali, soprattutto quelli che trattano contenuti informativi e politici.

Ma non è tutto. Il braccio di ferro tra YouTube e il Governo Russo ha radici lontane. Se il secondo aveva chiesto a Google di bloccare alcuni canali ritenuti dannosi, la prima ha provveduto a bloccarne circa 3000 favorevoli all’invasione ucraina o controllati più o meno indirettamente dallo Stato. Una serie di azioni che hanno contribuito ad accrescere la tensione.

YouTube, le conseguenze delle restrizioni in Russia

Le conseguenze di un eventuale addio a YouTube in Russia sono chiare fin da subito. Basti pensare che, almeno fino a questo momento, la piattaforma risultava essere il quarto sito web più visitato, subito dopo Google, Yandex e WhatsApp.

Innanzitutto, scomparirebbe una piattaforma che viene spesso utilizzato dagli utenti interessati a trovare nuove fonti di informazione, alternative a quelle più diffuse.

Si avrebbe, poi, un contraccolpo economico. Su YouTube sono attivi tantissimi influencer e società di produzione, che potrebbero dover limitare la propria attività, con un calo dei profitti.

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