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3 cose da fare quando si compra un PC usato

Dopo aver acquistato un PC usato è utile fare almeno 3 cose prima di iniziare ad utilizzarlo: ecco i dettagli

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computer-1 Fonte foto: Shutterstock

Acquistare un PC usato può essere un’ottima scelta: sul mercato dell’usato, infatti, si trovano tanti computer con un buon rapporto qualità/prezzo. In questo modo, è possibile acquistare una buona macchina ma con una spesa contenuta. Prima di iniziare a utilizzare il PC usato appena acquistato, però, è utile effettuare alcune operazioni. Ecco 3 cose da fare dopo aver comprare un computer usato.

Cancellare i dati dell’hard disk

La prima cosa da fare dopo aver comprato un PC usato è cancellare tutti i dati presenti sull’hard disk o sulla memoria SSD integrata, anche se il precedente proprietario ha già provveduto alla cancellazione. In questi casi, infatti, è sempre meglio non correre rischi e una nuova installazione pulita di Windows oppure di una distro Linux consentirà di “ripartire da zero”, cancellando qualsiasi dato presente in precedenza sul PC.

Aggiornare l’hardware

Un PC usato, in genere, costa molto meno di un PC nuovo. Il risparmio garantito dall’acquisto di un modello usato può essere sfruttato andando a valutare la possibilità di effettuare un aggiornamento hardware. Tutti i PC desktop sono facilmente aggiornabili, con la possibilità di incrementare la memoria RAM, aggiungere e/o sostituire l’hard disk/SSD, aggiungere periferiche come la scheda Wi-Fi o una scheda video.

Anche i notebook, in alcuni casi, sono aggiornabili, andando a incrementare la memoria RAM, sostituire la memoria SSD oppure la scheda Wi-Fi. Se possibile, quindi, è sempre utile effettuare un aggiornamento dei componenti fondamentali che renderà più performante il “nuovo” PC appena comprato andando a migliorarne l’utilizzo, espandendo la memoria a disposizione e aggiungendo ulteriori funzionalità.,

Fai il flash del BIOS

L’ultima cosa da fare per essere sicuri che il PC di seconda mano non sia infetto è riscrivere, cioè “flashare” in gergo tecnico, il BIOS. Nel Basic Input-Output System della scheda madre, infatti, un virus potrebbe aver iniettato un codice pericoloso, che si avvia ancor prima del sistema operativo. Con le nuove UEFI dotate di Secure Boot questa evenienza è molto più rara, ma è comunque una possibilità da tenere in conto.

Facendo il flash della memoria del BIOS/UEFI, anche ripristinando la stessa versione ufficiale già presente, scaricata da Internet su un altro computer, si azzera ogni rischio. La procedura per l’aggiornamento del BIOS cambia da PC a PC: è necessario verificare il modello di scheda madre oppure di notebook utilizzato e controllare sul sito del produttore.

Si tratta di una procedura complessa per chi non è molto esperto: in questo caso, può essere utile richiedere il supporto di un tecnico informatico per valutare la possibilità di effettuare quest’importante aggiornamento e iniziare a utilizzare liberamente il PC usato.