3 cose da fare quando si compra un PC usato
Quando si acquista un PC usato è necessario fare dei controlli preventivi per non mettere a rischio i propri dati personali

Comprare un PC di seconda mano può essere una opzione molto conveniente, perché se trovi l’offerta giusta puoi portarti a casa una macchina non più recentissima ma ancora più che sufficiente per l’uso che ne devi fare, pagandola ad un prezzo a volte molto vantaggioso. Tuttavia, devi anche considerare i rischi che potresti correre.
Ad esempio, il PC usato potrebbe essere affetto da un virus anche se il precedente proprietario non lo sa. Oppure, il precedente proprietario potrebbe aver installato un software per minare le sue criptovalute a tua insaputa. Nei casi più estremi potrebbe addirittura aver installato del software per spiare il nuovo proprietario e rubargli le credenziali di accesso al conto in banca. Oppure, più semplicemente, dei file illegali potrebbero essere ancora presenti sull’hard disk. Cosa fare, allora, quando si compra un PC usato per stare al sicuro da questi pericoli?
Cancellare i dati dell’hard disk
Cancellare il contenuto dell’hard disk e reinstallare il sistema operativo potrebbe non essere sufficiente a rimuovere una eventuale minaccia. Meglio procedere ad un wipe, cioè alla cancellazione profonda dei dati che si esegue scrivendo su ogni traccia del disco una lunghissima serie di zeri. Ci sono apposite utility, anche gratuite, che fanno questo lavoro per te: ad esempio le applicazioni ufficiali del produttore del disco (sia esso magnetico che SSD), offrono quasi sempre la possibilità di fare il wipe. A volte chiamano questa funzione “Secure erase”.
Comprare un altro disco
Ancora più efficace di fare il wipe del disco è sostituirlo del tutto: se cambi il vecchio disco con uno nuovo non si erediteranno dal vecchio proprietario virus, malware o altri software malevoli. Inoltre, nella maggior parte dei casi, la spesa per un nuovo disco viene ripagata anche dall’aumento delle prestazioni del PC, specialmente se al posto di un disco tradizionale monti un SSD.
Fai il flash del BIOS
L’ultima cosa da fare per essere sicuri che il PC di seconda mano non sia infetto è riscrivere, cioè “flashare” in gergo tecnico, il BIOS. Nel Basic Input-Output System della scheda madre, infatti, un virus potrebbe aver iniettato un codice pericoloso, che si avvia ancor prima del sistema operativo. Con le nuove UEFI dotate di Secure Boot questa evenienza è molto più rara, ma è comunque una possibilità da tenere in conto. Facendo il flash della memoria del BIOS/UEFI, anche ripristinando la stessa versione ufficiale già presente, scaricata da Internet su un altro computer, si azzera ogni rischio.