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Il modo più sicuro per bloccare e proteggere lo smartphone

In via generale, non esiste al momento un sistema di protezione completamente infallibile. Alcuni comunque sono più sicuri degli altri. Ecco quali scegliere

Il modo più sicuro per bloccare e proteggere lo smartphone Fonte foto: Shutterstock

Gli smartphone ormai contengono gran parte della nostra vita: lasciarli incustoditi è estremamente pericoloso. Non impostare nessun sistema di protezione per impedire a chiunque di accedere ai dispositivi mobili senza autorizzazione, ad esempio, è davvero molto rischioso.

Le aziende hanno messo a disposizione negli ultimi anni numerosi sistemi di sicurezza con cui gli utenti possono bloccare i propri telefonini. Accanto alle classiche password e ai codici PIN, di recente sono molto in voga le tecnologie di riconoscimento biometrico. La più utilizzata, che non manca su nessun smartphone di nuova generazione, è il sensore per le impronte digitali, che assicura ai device un importante livello di protezione. In teoria, come vedremo più avanti, solo il legittimo proprietario può accedere allo telefonino. Stanno comparendo anche i sistemi di sblocco tramite l’iride oppure attraverso il riconoscimento facciale.

Nessun sistema è infallibile

Alcuni modelli di smartphone permettono anche di utilizzare la voce per accedere allo smartphone. Ci sono pure i metodi che sbloccano il cellulare quando l’utente arriva in un determinato posto, come ad esempio a casa o in ufficio.

Ma qual è il sistema migliore? Rispondere a questa domanda non è così facile. Ognuna delle tecnologie offre un livello di protezione differente. In via generale, sarebbe meglio affermare che nessun sistema è completamente sicuro.

Le impronte digitali, ad esempio, potrebbero essere rubate e utilizzate per sbloccare il dispositivo della vittima. Alcuni hanno mostrato che è possibile risalire ai segni unici del dito direttamente da una foto.

Così come le immagini potrebbero essere utilizzate per ingannare i sensori di riconoscimento facciale e quelli dell’iride. Stiamo parlando solo di rischi potenziali e provati, ma metterli in pratica richiede mezzi particolari in mano solo agli esperti.

Il sistemi di sblocco tramite voce potrebbero essere bypassati registrando il proprietario dello smartphone o modellando l’audio attraverso alcuni programmi sofisticati. Con gli anni tutte queste tecnologie stanno diventando sempre più sicure, ma continuano ad essere non infallibili.

I metodi biometrici fanno leva sull’unicità degli elementi che utilizzano. Paradossalmente questo tratto potrebbe essere un pericolo molto serio per gli utenti. Pensiamo alle impronte digitali. Se venissero in qualche modo intercettate dagli hacker, non potrebbero più essere usate. Non si possono cambiare come le password o i codici PIN.

Il metodo più sicuro

Secondo quanto affermano molti esperti, sembrerebbe che il metodo più sicuro per proteggere lo smartphone sia quello di utilizzare o la password oppure il codice PIN. Ovviamente è necessario creare delle credenziali alfanumeriche complesse, evitando di farsi vedere da altri soggetti mentre sono inserite per accedere al cellulare. Indovinarle per gli hacker, infatti, non è facile. La tecnica migliore, comunque, per sbloccare lo smartphone è combinare più sistemi di protezione.